Doveva essere la stagione della svolta, del cambio di passo, del ritorno ai tempi che ci spettavano. Invece, per adesso, il mercato rossonero ad un mese dalla chiusura del campionato è ancora fermo a zero. Ci sono stati movimenti, trattative, cene, summit, ma la casella dei nuovi acquisti segna ancora zero, se non vogliamo considerare il ritorno di Ely alla base come un nuovo colpo in entrata. E anche rispetto al passato, soprattutto rispetto agli ultimi trei anni, ad oggi, siamo ancora indietro. Andiamo nel dettaglio.
Stagione 2012/2013. Quello che esce dal primo mese di mercato è un Milan in totale subbuglio. Hanno lasciato la barca tutti i grandi campioni della storia di Ancelotti: è in atto un ricambio generazionale. I senatori lasciano, ma mentre il pubblico salutava i grandi campioni, già accoglieva, per lo meno, valide alternative come Montolivo e Muntari (riscattato al termine del campionato dopo sei mesi in prestito dal’Inter, ndr). La stagione successiva di apre con l’arrivo di Saponara, Poli e Traoré già rossoneri da settimane, mentre Silvestre viene ufficializzato prima di luglio. Nell’ultima annata, quella 2014/2015, il primo mese ufficioso di mercato si era chiuso con gli arrivi di Menez e Alex, entrambi a parametro zero da Parigi. Due acquisti, rivelatesi dopo durante la stagione, non di poco conto.
Insomma, seppur non in modo massiccio, ma il Milan negli ultimi anni ci aveva insegnato a muoversi anche nel primo mese di trattative, cosa che probabilmente voleva ripetere anche quest’anno con le trattative – non andate a buon fumo – per Ibra, Jackson Martinez e Kondogbia. Ma si sa, il condir studia le prede prima di tentare l’affondo decisivo. Rimaniamo fiduciosi, c’è ancora tanto mercato da fare.