Ancora un innesto per il Milan che, nel corso dei prossimi giorni, dovrebbe ufficializzare Carlos Bacca. L’attaccante colombiano, classe ’86, arriva dal Siviglia per trenta milioni di euro ed è una punta dotata di senso del gol, qualità tecniche e rapidità. Nato a Barranquilla, il nuovo centravanti rossonero inizia la propria carriera nel 2006, all’Atletico Junior. Atletico Junior che ben presto decide di cedere Carlos, che intanto lavora come controllore sugli autobus e come venditore di pesce (insieme al padre Gilberto), in prestito al Barranquilla.
Nella squadra della sua città d’origine, nel 2006, Bacca disputa una buona stagione, scende in campo con regolarità e totalizza dodici reti in ventisette presenze. L’anno successivo, Carlos passa in prestito al Minervén, squadra che milita nel campionato venezuelano. Anche a Puerto Ordaz, il ragazzo dimostra di saper segnare con regolarità, tanto da concludere la stagione con uno score di dodici centri in ventinove presenze. L’anno successivo, Carlos torna al Barranquilla, sempre a titolo temporaneo, mettendo a segno quattordici reti in diciannove partite. Niente male, insomma. Ecco allora che l’Atletico Junior decide di riportare alla base Carlos. Mossa vincente.
L’impatto di Carlos con la massima serie colombiana è devastante. Il ragazzo conferma i progressi evidenziati durante le annate trascorse in prestito ed è autore di un triennio caratterizzato da un totale di settantatré gol in centotrenta presenze. Numeri da capogiro, questi ultimi, che valgono al centravanti colombiano la chiamata del Club Bruges. Club Bruges che, nel corso dell’estate 2011, batte la concorrenza di Chievo e Lokomotiv Mosca e si aggiudica le prestazioni di Bacca per un milione e mezzo di euro.
In Belgio, dopo un anno caratterizzato da tre gol in dieci presenze, Carlos inizia segnare con regolarità e a convincere. Proprio così. Per Bacca, infatti, la stagione 2012/2013 è quella della consacrazione: firma ventotto gol in quarantaquattro gare, si aggiudica la classifica marcatori della Pro League, termina nel mirino di molte squadre di prima fascia e approda al Siviglia, che trova l’accordo con la società belga sulla base di sette milioni di euro.
In Andalusia, la musica non cambia. Già, alla corte di Emery, Carlos va in gol con facilità, diventa uno tra i killer d’area più pericolosi della Liga, vince per due anni di fila (da protagonista) l’Europa League e conclude il proprio biennio spagnolo con un bottino complessivo di centosei presenze e quarantanove gol. E poi arriva il Milan. Milan che, dopo essersi fatto scappare Jackson Martinez, vira su Carlos con decisione, brucia sul tempo la Roma, trova l’accordo con l’entourage del giocatore e paga al Siviglia l’intera clausola rescissoria. Il tutto per regalare a Mihajlovic e ai propri tifosi un centravanti che, se fosse servito a dovere, potrebbe lasciare il segno anche in Serie A.
This post was last modified on 29 Giugno 2015 - 19:51