Un nuovo progetto, un nuovo corso, una rivoluzione. La fase di transizione tra una stagione e l’altra non è mai stata così piena di dubbi ed incertezze. Una sola cosa è certa. Quello che verrà sarà un vero e proprio anno zero per il Milan. Si riparte da un nuovo assetto societario, anche se Berlusconi e Galliani restano al loro posto, da un nuovo allenatore, da dei nuovi giocatori. Per il resto si naviga a vista, tra annunci di colpi di calciomercato e speranze, sogni, giustamente autorizzate dalle voci che circolano in queste ore. Ieri, intanto, è arrivato il primo mattone del nuovo Milan: l’ufficialità del nuovo tecnico, Sinisa Mihajlovic, con il conseguente esonero di Inzaghi.
Da qui si deve ripartire cercando di sgombrare il campo da tanti equivoci e facili dubbi che si annidano nell’area in queste ultime ore. Il tifoso rossonero è bersagliato dai tanti nomi che si stanno facendo, alcuni suggestivi e affascinanti, ma rischia di capirne ben poco. Si è passati da un Milan di giovani ed italiani, ai vari Jakson Martinez, l’unico ormai quasi certo ed ufficiale, Ibrahimovic (divenuto un sogno ormai quasi impossibile da realizzare), Kondogbia, Hummels etc, etc. Per il resto si sa ben poco. Quali saranno gli obiettivi per la prossima stagione? Quale sarà il vero ruolo della Doyen all’interno della società? Con quale modulo giocherà la squadra?
Di fondo, l’unica cosa su cui si può essere certi è che quello che ci attende sarà un mercato scoppiettante e che, rispetto alle ultime estati, si è autorizzati a sperare in qualcosa di meglio, ma mancano ormai poco meno di venti giorni al ritiro ed il Milan ancora non ha una forma. Ancora non si è capito, per esempio, il destino dei tanti giocatori in scadenza a fine giugno, come quello dei tanti che ritorneranno dei vari prestiti. Ci sarà tempo e modo per costruire una squadra degna e che possa competere per obiettivi importanti, ma serve un progetto chiaro e preciso e serve nel più breve tempo possibile.
This post was last modified on 17 Giugno 2015 - 23:39