Stefano Malvestio, avvocato ed esperto di fondi internazionali, ha parlato ad Antenna Tre della Doyen Sports: “Fondi di investimento? Ci sono casi sia positivi che negativi. Il rapporto di Doyen con quasi tutti i club con i quali ha interagito è stato soddisfacente da entrambe le parti. Club come il Porto e l’Atletico Madrid, senza la Doyen, adesso non sarebbero quello che tutti dicono. C’è stato un notevole investimento, anche grazie alla Doyen, attraverso operazioni che aiutano i club a comprare giocatori in parte o tutto il cartellino. Poi il loro vantaggio di questi fondi consiste nella successiva vendita di questi giocatori. C’è però stato un caso negativo, come quello di Rojo dallo Sporting Lisbona al Manchester United. Il problema consisteva nel contratto, nel quale non è stato specificato il ruolo della Doyen. Certo che questo caso, senza sapere i termine e le condizioni della trattativa fra Milan e la Doyen Sports, è impossibile dire se andrà in un senso o nell’altro. I fondi possono essere un aiuto, ma non devono diventare l’unico appoggio di un club. In Brasile hanno proprio una funzione di emergenza, mentre qua in Europa vengono visti diversamente. In Spagna, probabilmente il Siviglia, ha usato il fondo della Doyen per alcune operazioni, ma poi ha proseguito con le proprie gambe. A livello europeo si parla molto di questi nuovi fondi, facendo soprattutto riferimento al Financial Fair Play”.