Kaladze tra il fango di Tbilisi, l’ex rossonero in campo per aiutare la sua Georgia

Campione in campo, ma ancor prima nella vita. L’ex rossonero Kakhaber Kaladze è passato dal rettangolo di gioco, a quelli dei tavoli della politica, alle strade della sua Tbilisi, capitale della Georgia, devastata da un violento alluvione nella notte tra il 13 e il 14 giugno. Sarebbero almeno 12 i morti. L’ex difensore, dopo aver sollevato al cielo tanti trofei con la maglia del Diavolo (due Champions League, un mondiale per club, uno scudetto, due Supercoppa UEFA, una supercoppa italiana e una Coppa Italia) non ha avuto esitazioni, ha preso in mano una semplice pala per togliere il fango dalle vie, dai giardini e dai palazzi.

Kaladze, oggi vice-Primo Ministro e Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali in Georgia, si è rimboccato le maniche e si è unito a tutti gli altri. Quelle coppe, quelle vittorie e gli abiti da politico sono stati messi da parte, la sua grinta e determinazione invece sono rimaste uguali. Un campione è chi non ha bisogno di un oggetto per ricordarselo, un campione è chi resta quando gli altri si fanno prendere dallo sconforto, un campione è chi, come Kaladze, usa la sua forza per darne agli altri. Coraggio campione.

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