Nostalgia Kakà: “Presto il Milan tornerà al top, ma la società crei un bel futuro. Consiglio Molino. Inzaghi…”

Questo le frasi più milaniste dell’intervista di Kakà a SportMediaset.it. Il campione brasiliano, oggi numero 10 dell’Orlando City in MLS, è tornato con passione a rivivere il vincente passato senza riservare delle sorprese.

Saudade: “Io ho tantissima nostalgia del Milan e dell’Italia e sarò sempre grato per quello che mi è stato dato alla società rossonera e al calcio italiano. Seguo sempre il Milan quando posso, mi informo e cerco notizie. Poi spesso sento qualche mio ex compagno, il Milan rappresenta tanto per me e sarà sempre una fetta importante della mia vita“.

Tornerà il grande Milan?: “Sono sicuro di sì. Il Milan è destinato a tornare ai vertici in Italia e in Europa semplicemente perché è una grande società. Nel calcio ci sono momenti belli e altri brutti, la società dovrà essere brava a uscire da questi momenti difficili creando belle situazioni per il futuro. Nel giro di poco tempo ritroveremo il Milan al top, si potrebbe prendere la Juventus come esempio“.

Su Inzaghi: “Sinceramente ho visto poco le partite, quindi non posso giudicare il gioco della squadra. Conosco Inzaghi come persona e come amico e so che vive di questo e ha grandi qualità. Non si può giudicare come allenatore dopo l’unica esperienza, ma avrà modo di dimostrare quanto vale con altre squadre“.

Allenatore o dirigente dopo la carriera da calciatore: “Difficile, non ci sto ancora pensando. Vivo molto al momento e per adesso sono concentrato sui tre anni di contratto che ho qui a Orlando“.

Su Pirlo: “No, non l’ho sentito, ma il suo arrivo a New York sarebbe una cosa molto bella per il nostro campionato. Ha sfiorato una Champions da protagonista ed è ancora un giocatore al massimo livello. Se scegliesse la MLS darebbe ragione a chi come me pensa che la Mls è davvero il futuro, anche in campo“.

Un compagno di squadra da consigliare ai rossoneri? “Uno dei più talentuosi per me è Kevin Molino, centrocampista offensivo di Trinidad che però adesso è infortunato. Lo vedrei bene in Europa, così come Cristian Higuita e Pedro Ribeiro. Lavorando bene su di loro come sanno fare in Europa sono convinto che potrebbe ritagliarsi lo spazio. La storia di Pedro poi è bellissima: è cresciuto nelle giovanili del Cruzeiro, poi ha smesso ed è venuto in Usa per studiare. All’università in South Carolina è stato notato da Philadelphia e portato in MLS, ora gioca con me ed è forte. Ma non era venuto qui a cercare fortuna nel calcio…“.

Sugli obiettivi: “Arrivare sicuramente ai playoff, poi si vedrà. Siamo a buon punto e abbiamo buone possibilità di qualificarci. Dovessimo riuscirci poi è un’altra storia e proveremo sicuramente a vincere il titolo anche se sappiamo che è difficile. Certo faremo una grande esperienza già per la prossima stagione“.

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