Inizio di mercato con il botto per il Milan che, per riscattare due annate a dir poco deludenti e tornare a dominare la scena internazionale, ha già messo a segno il primo colpo della propria sessione estiva: Jackson Martinez. Nato a Quibidò il 3 ottobre 1986, figlio di un ex calciatore colombiano solito festeggiare i propri gol ballando il Cha cha cha, il nuovo acquisto rossonero muove i suoi primi passi a La Normal, campetto di parrocchia situato a pochi passi da casa, prima di approdare nel settore giovanile dell’Independiente Medellin. Independiente Medellin che gli permetterà di esordire nel calcio professionistico e di mettere a segno i suoi primi gol. I primi di una lunga serie. Proprio così.
Dopo un quadriennio caratterizzato da pochi gol, molta discontinuità di rendimento e troppi problemi fisici, nel 2008, Jackson conclude la propria stagione collezionando undici reti in quaranta presenze. Uno score, quest’ultimo, che sarà il preludio all’esplosione. Nel 2009, infatti, Martinez impressiona sia in campionato che in Copa Libertadores, realizza ventitré gol in trenta gare ed entra nel giro della Nazionale colombiana. Ventitré gol in trenta gare che gli valgono la chiamata del Jaguares, club messicano che lo preleva dal Medellin per una cifra vicina ai tre milioni di euro.
In Messico, nella stagione 2011/2012, dopo un biennio in cui gioca con poca regolarità ma segna comunque sedici gol in trentadue partite, il centravanti che da piccolo palleggiava con le teste delle bambole della sorella, mette in luce tutto il suo potenziale, dimostra di sapere segnare da ogni posizione e di essere cresciuto sotto l’aspetto fisico, atletico e mentale, tanto da convincere il Porto a presentare al Jaguares un’offerta pari a otto milioni e ottocentomila euro.
Dopodiché, l’ascesa, l’esplosione e la consacrazione. Nient’altro da aggiungere. Tra le fila dei Dragoes, Jackson mette in evidenza un senso del gol fuori dal comune, è autore di prestazioni di altissimo livello, vince per tre anni di fila la classifica marcatori del campionato lusitano, sale in cattedra anche in Champions League e riesce a esprimersi al meglio con regolarità, diventando uno tra i centravanti più richiesti del momento. Eh, sì: oltre a sapere andare in gol con estrema facilità, il bomber colombiano dispone di potenza, rapidità, abilità nell’attaccare gli spazi e svariare su tutto il fronte offensivo, progressione e doti aerobiche.
Caratteristiche, queste ultime, che in Portogallo gli permettono di fare la differenza in qualsiasi circostanza. Tutta l’Europa che conta lo vuole, ma i Dragoes non lo mollano. Ecco allora che si fa avanti il Milan che, per concludere con successo la trattativa, decide di pagare ai lusitani l’intera clausola rescissoria, pari a trentacinque milioni di euro, battendo la concorrenza del Manchester City. Al resto, ci pensa la diplomazia di Adriano Galliani, che ottiene in breve tempo il sì dell’entourage del giocatore e torna a fare sognare la stragrande maggioranza dei tifosi rossoneri.
This post was last modified on 14 Giugno 2015 - 08:24