Inizia l’era Berlusconi-Taechaubol: ancora fiducia ad Adriano Galliani, per ora lontano il ritorno Maldini

Ora è davvero fatta: inizia l’era di Mr. Bee. Ma procediamo con calma: nonostante l’accordo raggiunto ieri pomeriggio ha tutta l’impressione di essere il primo passo di una cessione graduale ma definitiva del club rossonero, nell’immediato il broker thailandese sarà solamente socio di minoranza di una società ancora nelle mani di Silvio Berlusconi. E proprio sulla base di questa legittima previsione, spostandoci dagli aspetti squisitamente economici, una domanda sorge spontanea: quali saranno gli sviluppi societari all’interno del Milan?

In questo momento un personaggio salta subito in mente, quel personaggio sempre in bilico nel corso degli ultimi due anni e sul quale viene addossato, da parte dei tifosi, qualsiasi tipo di fallimento milanista. Proprio lui, Adriano Galliani. Se, come abbiamo previsto, il club è destinato a passare lentamente nelle mani dell’ormai noto Mr. Bee, è facile immaginare che il nuovo socio nel medio-lungo termine possa inserire nell’organigramma alcuni suoi diretti collaboratori, ma non solo, la strada potrebbe essere spianata verso altri personaggi fortemente legati alla storia recente della squadra milanese. E a tal proposito è opporuno fare il nome di Paolo Maldini, preso già in considerazione per un ipotetico (ed inedito) ruolo di direttore tecnico alcune settimane fa, in occasione di quegli scenari (allora) fantasiosi, che risalgono al tempo dell’inizio di una trattativa che pareva, fino a ieri, ormai arenata. E l’ipotesi dell’ingresso dell’ex capitano all’interno di Via Aldo Rossi potrebbe prendere concretamente forma qualora, com’è facilmente ipotizzabile, Lady B. continui a far parte in pianta stabile della dirigenza milanista.

Quindi via Galliani e dentro Maldini? Calma. Proprio ieri Mr. Bee nelle prime dichiarazioni ha tenuto a precisare come non voglia rivoluzionare l’identità della dirigenza del Milan, mantenendo al centro di questa le due principali figure di riferimento: quella di Galliani e Barbara Berlusconi. L’AD dalla cravatta gialla, così come ci piace definirlo, perciò è confermato e finalmente potrà dare vita ad un mercato di alto rilievo, disponendo del capitale sopraggiunto grazie al nuovo investimento. Anche Bee Taechaubol l’ha voluto sottolineare: “ha fatto un grande lavoro anche quando non ha avuto un grande budget con il quale lavorare, figuriamoci ora che lo possiede, viene spontaneo aggiungere. Insomma, la stima e la fiducia ci sono, Galliani può dormire sogni tranquilli. Almeno per ora.

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