Ibrahimovic al Milan: un altro ritorno. Un altro campione che tornerebbe a Milano: non da sconfitto come Shevchenko e Kakà, entrambi non fortunati nelle rispettive esperienze con Chelsea e Real Madrid, ma da vincente dopo aver vinto 3 campionati su 3 con il Psg. L’ingaggio da paura e l’età avanzata sono tutti ostacoli difficili da superare, se poi ci aggiungiamo le parole del numero uno del club parigino la trattativa si fa sempre più complicata. Al Khelaifi ha già affermato che non vorrebbe privarsi del campione svedese: ma con un Cavani che sbraita sempre di più per essere al centro del progetto e dell’attacco tutto è possibile.
I primi contatti tra Galliani e l’entourage di Ibrahimovic risalgono a metà Maggio: semplici sondaggi per capire la disponibilità dello svedese di tornare al Milan, magari come capitano. L’AD del Milan ha trovato la porta spalancata, ma solo alle condizioni di Zlatan che vorrebbe una squadra all’altezza e uno stipendio non troppo decurtato. Gli apprezzamenti di Berlusconi poi, arrivati in comitanza con il pressing su Ancelotti, hanno fatto il resto. Il ritorno di Carletto renderebbe tutto più facile: Ancelotti al Milan vorrebbe dire progetto serio e vincete. Musica per le orecchie di Zlatan, uno abituato a vincere sempre. La stessa abitudine che vorrebbe ritrovare Silvio Berlusconi, prima di passare il testimone.
This post was last modified on 3 Giugno 2015 - 03:16