Gazzetta, la favola di Bacca: da pescatore a bomber, nel segno dell’umiltà

Il Milan ha sempre amato giocatori così: umili fuori dal campo, spietati nel rettangolo di gioco. Carlos Bacca risponde perfettamente all’identikit del “bravo ragazzo” talentuoso, grazie alla sua storia di vita, che La Gazzetta dello Sport oggi ha raccontato. Il nuovo attaccante rossonero, nato a Barranquilla nel 1986, proviene da una famiglia semplice e modesta. Da ragazzino aiutava il papà a portare a casa i soldi, tra biglietti staccati in autobus e un aiuto nel peschereccio di famiglia. Ma sempre con il pallone tra i piedi. Il calcio era il suo sogno, ma in certe realtà i sogni sono un lusso che non ci si può permettere.

Ci ha pensato il destino, però, a trasformare la storia in favola, dando a Bacca la possibilità di vivere la vita che desiderava. Dopo l’esplosione nella B venezuelana, il colombiano viene notato da un club europeo, il Club Bruges, che gli permette di farsi conoscere anche nel vecchio continente. Poi, nel 2013, il trasferimento al Siviglia, con la consacrazione definitiva. Ora il Milan, con la speranza nel cuore di realizzare tanti nuovi sogni…insieme.

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