Ha tagliato la cresta ed ora spera di aver definitivamente chiuso con il passato. Un passato che, almeno negli ultimi due anni, è stato spesso accompagnato da una buona dose di sfortuna. Stephan El Shaarawy riparte dalla Nazionale, riparte dal Milan. Ieri, dal ritiro di Coverciano, ha fatto sapere che vuole assolutamente ripartire dal Milan e che crede ancora fermamente nella possibilità di tornare grande insieme al Diavolo. Intanto, però, deve mettersi alle spalle due stagioni da dimenticare e deve tornare ad essere quello che abbiamo ammirato nella prima parte della stagione 2012/2013.
Dal febbraio 2013 in poi, infatti, per lui solo tanta sfortuna, una marea di infortuni e qualche sprazzo di classe troppo sporadico. Come, per esempio, quello che mostrò ad inizio novembre 2014 quando, proprio davanti al suo prossimo allenatore (a meno di colpi di scena di calciomercato) Sinisa Mihajlovic, realizzò una splendida rete che permise al Milan di pareggiare in trasferta contro la Sampdoria. Un incrocio con l’allenatore serbo che portò bene al Faraone che, in quell’occasione, tornò al gol in Serie A dopo ben 20 mesi.
Una rete, quella di Marassi, che fece ben sperare per il futuro, ma a gennaio arrivò l’ennesimo infortunio che ne ha condizionato la seconda parte di stagione. L’italo egiziano, però, ha avuto il tempo di tornare in campo nelle ultime gare stagionali e di realizzare una splendida doppietta, alla penultima, contro il Torino. Un ritorno coi fiocchi che lo ha aiutato a conquistare la convocazione nella Nazionale di Antonio Conte. Un Conte che non ha mai negato di credere molto in lui e di pretendere ancora di più. Così come dovrebbe fare il Milan anche se le parole del fratello procuratore, arrivate nel pomeriggio, confermano la sua intenzione di restare al Milan, ma chiariscono una volta per tutte che durante il mercato può accadere sempre di tutto.
This post was last modified on 12 Giugno 2015 - 09:06