Nell’ultima gara del campionato contro l’Atalanta nel Milan si è rivisto dal primo minuto Mattia De Sciglio. Il terzino rossonero ha disputato quasi tutta la gara lasciando il campo a Calabria negli ultimi minuti.
Prestazione anonima quella di DeSci, sicuramente insufficiente. Non errori clamorosi ma neanche squilli di rilievo e nel primo tempo ha sofferto molto la vivacità dei bergamaschi. Una gara che rispecchia la stagione del numero due che anche quest’anno è stato martoriato dagli infortuni. Inzaghi puntava molto su di lui, gli ha dato sempre fiducia quando lo aveva a disposizione ma non è stato ripagato dal giocatore che ha fornito prove molto al di sotto delle sue potenzialità. La giovane età non può più essere un alibi, De Sciglio, insieme a El Shaarawy, doveva essere uno dei titolari di questo Milan, doveva far parte di quella colonna portante, italiana e proveniente dalle giovanili, che aveva il compito di riportare in alto il Diavolo. Fino ad oggi non è stato così.
Offerte da altri club negli ultimi mesi non ne sono arrivate. Sembrano lontani i tempi in cui Ancelotti lo avrebbe portato volentieri al Real Madrid. Il Milan ha fiducia in lui e lo aspetterà ancora ma se dovessero bussare alla porta di via Aldo Rossi la società ascolterebbe la richiesta. Con una cifra importante potrebbe anche partire, le ultime due stagioni hanno fatto passare il nome di De Sicglio dalla lista degli incedibili a quella dei sacrificabili. Forse i paragoni con Maldini, gli elogi iniziali molto importanti non hanno fatto benissimo al ragazzo che però adesso deve dimostrare coi fatti che quello che si diceva sul suo conto non era solo frutto di qualche ottima partita. E’ l’ora di riprendersi il Milan, immediatamente e senza scuse: il tempo per la pazienza è praticamente esaurito.