A Silvio Berlusconi serviranno meno delle otto settimane previste per definire la cessione del 48% del Milan. Bee Taechaubol da inizio giugno ha già una intesa di massima e vuole chiudere prima del previsto, in questo senso le banche chiamate in causa e i rispettivi advisor stanno lavorando giorno e notte per il closing finale per definire l’ingresso in società del broker di Bangkok: un atto fondamentale per tenere saldi i conti della società di via Aldo Rossi.
Se qualcuno pensa che i primi flop del mercato rossonero siano colpa dei ritardi di Mr. Bee si sbaglia, spiega La Gazzetta dello Sport, perché i soldi fin qui stanziati per la campagna acquisti dell’estate arrivano solo da Fininvest la quale, grazie alla vendita di alcune sue proprietà come una buona fetta del pacchetto Mediaset, ha potuto investire 150 milioni di euro per rinforzare la squadra. Questa la verità. In questo dunque non c’è bisogno di affrettare i tempi con il thailandese, anche se nei prossimi giorni potrebbe avvenire l’incontro risolutore con tanto di firme. Il primo passaggio successivo sarà l’entrata in Borsa ad Hong Kong: mossa essenziale per accrescere il valore del marchio. Per farlo tutte le parti dovranno rinunciare a delle percentuali: ad esempio il presidente del Diavolo scenderà dal 51% al 39%, mentre la quota di Bee corrisponderà al 36%; il restante 25% sarà a favore degli azionisti, come impongono le regole.
Da tenere in grande considerazione, infine, il discorso stadio. Barbara Berlusconi spera di ricevere un verdetto positivo da Fondazione Fiera Milano intorno al 5 o 6 luglio, passaggio preziosissimo nelle strategie dei nuovi soci: i 480 milioni in arrivo dall’Asia, infatti, in parte dovrebbero servire proprio per finanziare la costruzione dell’impianto di proprietà.
This post was last modified on 27 Giugno 2015 - 13:36