In occasione dell’incontro valido per il posticipo domenicale della trentasettesima giornata di Serie A, un Milan ormai privo di obiettivi e di motivazioni ospita un Torino autore di una stagione di tutto rispetto. Pur essendo al momento distanti cinque punti da quel sesto posto che permetterebbe l’accesso alla prossima edizione di Europa League, malgrado un inizio di campionato altalenante, gli uomini di Ventura sono stati autori di un cammino nel complesso soddisfacente, hanno dimostrato di potere impensierire qualsiasi avversario e di essere una compagine ostica e temibile.
Punti di forza: Glik; la fascia sinistra; El Kaddouri.
I buoni risultati ottenuti dal Torino, durante la stagione in corso, sono caratterizzati da una retroguardia solida e organizzata, guidata da un Glik migliorato sotto ogni aspetto, forte di testa, pericoloso in proiezione offensiva, chirurgico negli interventi, continuo nel rendimento, in grado di imporsi per forza fisica e di guidare al meglio i compagni di reparto. Bene anche sulle fasce: mentre sul binario di destra Bruno Perez assicura spinta e resistenza, sulla corsia di sinistra, Darmian svolge al meglio entrambe le fasi, risulta puntuale e preciso in fase di contenimento e si propone in avanti senza problemi, superando con facilità il dirimpettaio e proponendo cross con regolarità. Infine, fulcro del gioco del Toro potrebbe essere Omar El Kaddouri, centrocampista classe ’90, che dispone di tecnica, senso tattico, dinamismo, inclinazione all’incursione, compattezza fisica e fantasia. Dai suoi piedi e dal suo cervello, potrebbero nascere importanti occasioni. Potenziale uomo in più.
Punti deboli: la sterilità offensiva.
Questa sera, in casa Torino, le assenze degli squalificati Quagliarella e Maxi Lopez, due tra i granata più in forma, potrebbero farsi sentire. In attacco, Ventura dovrebbe infatti proporre il tandem composto da Martinez e Amauri. Due punte, queste ultime, che potrebbero non incidere e potrebbero non trovare l’appuntamento con il gol. Entrambi, per lo meno in campionato, sono scesi in campo con scarsa regolarità: potrebbero non essere al top della condizione e potrebbero non riuscire a mettere in apprensione la difesa rossonera. Tuttavia, Martinez e Amauri non sono gli ultimi arrivati (il primo è una seconda punta molto rapida e mobile, mentre il secondo dispone di forza fisica e sa tenere palla e fare salire la squadra): vanno comunque controllati nel migliore dei modi.
Giocatore chiave: Omar El Kaddouri.
Centrocampista interno che annovera nel proprio repertorio qualità tecniche, senso del gioco e della posizione, personalità, forza fisica, resistenza, dinamismo e propensione all’inserimento, se fosse in serata, il marocchino potrebbe salire in cattedra, dettare legge e permettere al Torino di aggiudicarsi lo scontro in mediana. Dalla sua prestazione, potrebbe dipendere l’esito dell’incontro. Ago della bilancia.
This post was last modified on 24 Maggio 2015 - 09:33