CHIAVE TATTICA/ Inzaghi rispolvera i vecchi tatticismi e torna ai tre punti

Il Milan torna a vincere. Torna a vincere rispolverando i tatticismi adottati a inizio stagione, per lo meno fino alla gara interna contro la Fiorentina, di scena il 26 ottobre scorso.

Contro una Roma superficiale e presuntuosa, sotto l’aspetto tattico, i rossoneri mettono in scena una gara perfetta e si aggiudicano l’incontro: gli esterni d’attacco, Honda e Bonaventura, ripiegano con continuità, corrono alla follia, creano superiorità numerica, proteggono bene i terzini e ripartono al meglio, mentre i due interni di centrocampo, Marco Van Ginkel e Andrea Poli, alternano bene le due fasi, si inseriscono con intelligenza, interdicono con regolarità, proteggono a dovere la retroguardia e impediscono alla Roma di inserirsi tra le linee e di godere di spazi sulla trequarti.

In questo modo, il Milan ha la meglio sulle fasce e in mediana, si chiude bene, concede poche palle gol e ha spesso la possibilità di ripartire in contropiede. Insomma, tornando a giocare come nelle prime giornate di campionato, i rossoneri tornano (con merito) ai tre punti.

Ora, a campionato quasi terminato e a stagione compromessa, non può che sorgere un interrogativo: perché, dal mese di gennaio, Inzaghi aveva deciso di cambiare strategia di gioco e aveva proposto un Milan intenzionato a fare la partita, sconclusionato, sbilanciato e poco attento alla fase di non possesso?

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