Lunch match impegnativo per il Milan che, alle 12.30 di oggi pomeriggio, scenderà in campo al Mapei Stadium per sfidare il Sassuolo di Eusebio Di Francesco. Sedicesimi in classifica, a quota quaranta punti, i neroverdi hanno raggiunto l’aritmetica salvezza nel corso dell’ultimo turno di Serie A e sanno essere una squadra ostica, imprevedibile e pericolosa. Malgrado abbiano già centrato il loro obiettivo stagionale, davanti ai propri tifosi, gli emiliani potrebbero mettere in circolo le loro doti migliori, l’intensità, la determinazione e il gioco d’attacco, e darci del filo da torcere.
Punti di forza: l’attacco; la fase offensiva.
Di Francesco può contare su un tridente composto da giocatori in grado di svolgere al meglio la fase offensiva e di rendersi pericolosi con regolarità. Centro gravitazionale di questo tridente è senz’altro Simone Zaza, prima punta potente sotto l’aspetto fisico, capace di tenere palla e di fare salire la squadra, forte di testa e in possesso di senso del gol e tecnica di base. Alle sue spalle, inoltre, agiscono Berardi e Sansone. Due punte esterne, queste ultime, che, se in giornata, garantiscono rapidità, qualità, imprevedibilità, dribbling e incisività. Ma non finisce qui. Alla fase offensiva del Sassuolo, parteciperanno anche gli interni di centrocampo, che si inseriranno il più possibile, e i difensori esterni, che si proietteranno in avanti a più non posso. Il tutto per cercare di fare la partita e di metterci in seria difficoltà per l’intero arco di gara.
Punti deboli: la fase difensiva.
I movimenti dei terzini e degli interni di centrocampo, mirati a badare in prevalenza alla fase offensiva, rappresentano un’arma a doppio taglio. Pur potendo essere molto pericoloso in fase offensiva, quando chiamato a coprirsi e a difendersi, il Sassuolo potrebbe infatti andare in difficoltà. Infatti, i difensori laterali non sempre ripiegano al meglio, tanto da lasciare spesso sguarnita la corsia di competenza, e a volte si fanno saltare negli uno contro uno con troppa facilità, mentre gli interni di centrocampo, dal momento che spesso rimangono un po’ troppo alti, sono soliti non interdire in modo efficace e continuo, non assicurare il filtro necessario per vincere lo scontro in mediana e non proteggere con cognizione di causa la retroguardia. In questo modo, dal momento che i terzini e i mediani non difendono a dovere, una coppia centrale dignitosa ma tutt’altro che eccezionale potrebbe essere esposta ad azioni di rimessa e concedere occasioni.
Giocatore chiave: Simone Zaza.
Centravanti in possesso di un fisico imponente, bravo nel gioco aereo, abile nel difendere palla e nel fare salire la squadra, dotato sotto l’aspetto tecnico ed efficace in fase realizzativa, tra gli uomini di Di Francesco, Zaza è di certo il più pericoloso. Bravo a giocare di sponda, creando spazi per i compagni, e cinico sotto porta, l’attaccante lucano può metterci in difficoltà in qualsiasi circostanza. Vietato concedergli spazi e occasioni.