San Siro trasformato in terra di conquista: la casa che non c’è più

“Riporteremo i nostri tifosi a San Siro”. Nella conferenza stampa di presentazione, la sua prima da allenatore rossonero, Pippo Inzaghi pronunciò queste parole, prefissandosi questo come uno degli obiettivi principali della stagione che stava per iniziare. L’entusiasmo, in effetti, in quel caldo pomeriggio di luglio, era tanto e le premesse c’erano tutte. Nelle prime due partite di campionato, quelle contro Lazio e Juventus, lo stadio era tornato ad essere popolato da gran parte del popolo rossonero. Ora, quando mancano solo due partite casalinghe alla fine, si può tranquillamente dire che il tecnico rossonero ha miseramente fallito.

Sabato sera contro la Roma, infatti, è prevista (così come contro Cagliari, Sampdoria e Genoa), l’ennesima contestazione da parte della Curva Sud rossonera. Non solo, quindi, le presenze a San Siro sono diminuite sempre di più, ma ormai sono molti più i fischi che gli applausi che arrivano dagli spalti, da parte di una tifoseria che non ne può davvero più di vedere una squadra che perde, non lotta e lascia il pallino del gioco in mano agli avversari. I fedelissimi ci sono e ci saranno sempre, ma come è successo al San Paolo, seguono la squadra per gridare tutta la loro frustrazione per una stagione che doveva essere quella del rilancio ed invece si è trasformata in un incubo.

San Siro, quindi, che non è più la casa del Milan, anzi troppo spesso si è trasformata in terra di conquista. L’andamento dei rossoneri in casa propria è alquanto imbarazzante. Soli ventisei punti conquistati in diciassette partite, frutto di sette vittorie, cinque pareggi e ben cinque sconfitte. Metà dei punti fatti su quelli a disposizione: un ruolino di marcia da brividi. Oltre a riportare la gente a San Siro, Inzaghi aveva aggiunto che lo avrebbe fatto con il bel gioco, ma anche quello non si è mai visto.

Proprio quest’ultimo punto è quello che ha lasciato ancor più perplessi i tifosi milanisti, visto che Sassuolo, Atalanta, Genoa e Palermo (oltre che la Juventus) sono venuti a fare bottino pieno al Meazza e, insieme ad altre ‘piccole’ come Empoli e Verona, hanno imposto il loro gioco di fronte al pubblico rossonero che fino a qualche anno fa era abituato a vedere Manchester, Real e Barcellona uscire a testa bassa dalla casa del Milan. Tra qualche stagione il Diavolo potrebbe cambiare stadio ed abbandonare San Siro che già sembra non essere più il fortino dei milanisti.

Gestione cookie