Dando un’occhiata alle pagelle post partita, che giornalisti ed opinionisti tv pubblicano dopo ogni match del Milan di questa stagione, spesso ci siamo trovati di fronte ad una storia che si ripete: il migliore in campo dei rossoneri, con voti anche abbastanza alti è quasi sempre il portiere, Diego Lopez. Un tifoso rossonero che segue attentamente la gara della sua squadra non ha nemmeno bisogno di aspettare il verdetto degli esperti, ma lo capisce fin da subito. Contro il Genoa un’altra prestazione sontuosa dell’estremo difensore spagnolo, forse tra le migliori della sua ottima stagione.
Eh sì, perché la desolante sconfitta interna, subita contro i rossoblu, ha rispecchiato alla perfezione l’andamento dell’intera annata: tutti i suoi compagni al di sotto della sufficienza e lui sempre al di sopra, a volte anche di parecchio. Quattro grandissime parate contro il Grifone, nonostante le tre reti subite, fanno pensare a cosa sarebbe successo se tra i pali ci fosse stato qualcun altro. Il vero, e purtroppo l’unico, top player dello sciagurato Milan targato 2014/2015 è senza ombra di dubbio lui che, nonostante la non più giovane età, può rappresentare il futuro, o almeno uno dei pochi punti da cui ripartire per il Milan che verrà.
E pensare che ai primi di agosto il 33enne portiere rossonero era arrivato tra lo scetticismo generale di quelli non lo conosceva abbastanza e di quelli che pensavano che, gli oltre due milioni che sarebbe andato a percepire annualmente con la maglia rossonera, fossero davvero troppi per uno della sua età. Ed invece, nonostante qualche balbettio iniziale dovuto alla ‘papera’ di Parma e all’infortunio che lo ha tenuto fermo ai box per un paio di anni, lui ha continuato a lavorare in silenzio e pian piano ha risposto sul campo con prestazioni sempre (o quasi) positive, parate da fenomeno e un’impressione di totale sicurezza che, tra i pali del Milan, non si vedeva da tempo.