Non più tardi di una ventina di giorni fa, durante il ponte del Primo Maggio, sembrava imminente l’accordo tra Bee Taechauboul e Silvio Berlusconi, tanto che si parlava già di eventuali nuovi organigrammi societari e tecnici. Invece, in quella breve visita all’hotel in cui alloggiava Mister Bee, il presidente rossonero ha ribaltato le carte in tavola e ha avanzato una controproposta per la cessione di quote di minoranza. Quindi una breve intervista improvvisata, poche certezze a riguardo e tante allusioni sibilline circa l’attendibilità dell’offerta del broker thailandese.
Nel pomeriggio di ieri, insieme alla bocciatura dell’operato del tecnico Inzaghi, l’ex premier si è lasciato andare anche a un chiaro riferimento proprio a Mister Bee, come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. “Per investire” –ha spiegato Berlusconi- “Serve qualcosa in più della popolarità”. Come a dire che le tante uscite sulle pagine dei giornali e sui profili dei social network non bastano per ritenersi l’unico candidato all’acquisizione del Milan. Piuttosto, come sembra evidente nelle ultime settimane, gli interlocutori preferiti del presidente sembrano essere i cinesi, con i quali comunque non serve essere precipitosi: “Ci sono varie offerte ma vanno valutate con tranquillità”.
Più in generale, il numero uno rossonero sembra avere le idee chiare riguardo il futuro della società: “Non ne voglio parlare ora, ma spero di trovare qualcuno che possa finanziare la crescita del Milan insieme a me, per una partnership di buon livello”. Altrimenti è già pronta l’alternativa: “In caso contrario andrò avanti da solo e ho già in mente un progetto tutto italiano”. I tifosi attendono con la speranza di ritrovare a breve una squadra competitiva.