Più magnati come azionisti di maggioranza e azionariato popolare dalla Cina. A svelare i piani del gruppo guidato da Mister Lee è Fu Yixiang, il vice presidente della Camera di commercio italo-cinese che sulle pagine di Libero spiega: “L’azionariato popolare farà la differenza. Un Milan popolare in Italia non si potrà mai fare, non ci sarebbero tifosi a sufficienza disposti a pagare. Ma un Milan popolare in Cina è possibile. Sui numeri nel nostro Paese si vince sempre: non sarebbe difficile trovare 500 mila tifosi disponibili a investire. Il Milan costruito dal popolo cinese può diventare stella intramontabile”.
Sugli imprenditori cinesi: “Sono tutti collegati al mondo del calcio: il gruppo Wanda ha comprato Infront; Jack Ma di Alibaba ha il 50% del Guangzhou, la squadra di Marcello Lippi prima e Fabio Cannavaro poi; il gruppo Huawei è un brand molto attivo nelle sponsorizzazioni ed è già partner del Milan… Tutti avrebbero la possibilità direttamente di acquistare il club, ma non hanno la determinazione a condurre l’ operazione da soli“.
Sul perché la Cina abbia scelto il Milan: “Perché è un grande club. C’ è stata una grande riforma delle scuole calcio da parte del governo: c’ è la volontà di portare il nostro movimento al livello più alto possibile in breve tempo”.
Infine una previsione su quando il Milan tornerà grande: “Il Diavolo è una vecchia gloria che ha bisogno di grandi giocatori, ma anche di un’azione di marketing basata sulla sua storia per rinascere. Il club rossonero potrebbe portare l’Italia in giro per il mondo con un po’ di soldi veri spesi bene. Per tornare competitivi serve continuità negli uomini simbolo e l’inserimento di pochi giocatori, ma di alto livello, ogni anno”.