Quello di Mattia De Sciglio non può essere un rientro qualsiasi in casa Milan, perché si tratta del terzino su cui molti, non più tardi di un anno fa, avrebbero riposto le speranze dei prossimi dieci anni rossoneri. Tecnica, eleganza e paragoni illustri avevano fatto del ragazzo dalla faccia pulita uno dei simboli di un Milan in fase di costruzione, anche perché giovane e cresciuto nel settore giovanile di casa. L’esordio con Allegri, la fiducia incondizionata di Seedorf e la stima di Inzaghi ne hanno fatto un punto fermo nel ruolo di terzino, con l’unica incertezza riguardo la fascia di competenza. Gioca meglio a destra o a sinistra?
Quindi gli infortuni in sequenza, la lungodegenza e il rientro in campo che non ha mai restituito ai tifosi rossoneri il loro pupillo, capace di far scomodare persino il confronto con Maldini. Intoccabile per Inzaghi, più spesso titolare a sinistra che a destra, il Mattia milanese di inizio stagione non ha continuato i progressi che ci si attendeva, mostrando piuttosto piccoli segnali di involuzione. Presto per parlare di bluff, anche perché le doti tecniche sono indiscutibili, l’augurio dei tifosi rossoneri è quello che il lungo infortunio possa restituire a San Siro il miglior De Sciglio.
Un tema ancor più pressante se si considerano i primi problemi stagionali di abbondanza di Filippo Inzaghi che, nel finale di Milan-Sampdoria, ha inserito il classe ’92 al posto di un Abate propositivo ma impreciso. Con un Antonelli intoccabile sulla fascia sinistra, già veterano per garanzie tecniche e inserimento nel gruppo, i due terzini di piede destro si giocheranno un posto da qui al finale di stagione. Una staffetta annunciata già da domenica prossima, quando Inzaghi dovrà fare una scelta importante in vista del derby. E pensare che, proprio nel derby, di due anni fa, De Sciglio esordiva in serie A con la maglia rossonera.
This post was last modified on 14 Aprile 2015 - 10:08