La presenza ad Arcore di Richard Lee, magnate di Hong Kong e mediatore della cordata cinese con Mr. Pink e Mr. Zong, non è passata inosservata. Soprattutto a Bee Taechaubol il quale, preoccupato dalla concorrenza, ha rafforzato la propria posizione di vantaggio e rilanciato l’offerta. Tra le parti, annuncia stamane La Gazzetta dello Sport, è stato siglato un nuovo accordo che prevede subito la cessione della maggioranza del Milan per una cifra vicina ai 500 milioni di euro, pari a (circa) il 60% delle quote.
Se l’affare andrà a buon fine la proprietà passerà ad un fondo di investimento creato ad hoc da Taechaubol, con imprenditori thailandesi e di Singapore, forse anche la Doyen Sports. Lo scenario sorprende per dettagli e completezza perché sempre secondo la Rosea sembra fatto e finito il prossimo organigramma societario: il nuovo amministratore delegato sarà Pablo Victor Dana, finanziere italiano che vive e lavora a Dubai e che ha fatto da tramite e traduttore fra Berlusconi e lo stesso Mr. Bee; Adriano Galliani diventerebbe un traghettatore vecchia-nuova gestione, per assicurare in una prima fase la continuità tecnica; Barbara, invece, resterebbe al suo posto, proseguendo ad occuparsi di marketing e del progetto stadio. Infine, il direttore tecnico: Paolo Maldini, già contattato dagli emissari del gruppo orientale.
La massima carica della Thai Prime, fa sul serio, serissimo. Tanto che la scadenza per consentire a Berlusconi di tornare sui suoi passi senza vendergli il Milan è stata anticipata di un mese (fine aprile): solo entro questo periodo il presidente rossonero può ripensarci, altrimenti deve pagare una penale di almeno 50 milioni pari al 10% del costo complessivo dell’operazione. L’analisi dei conti si sta completando, la Pasqua in arrivo. Insieme alla rivoluzione di Mr. Bee.
This post was last modified on 4 Aprile 2015 - 14:22