Fabrizio Villa collabora con SpazioMilan.it da settembre 2011, dopo esser stato realizzatore nel 2010 per Sky Sport. E’ opinionista a “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).
Il Milan non vinceva due gare consecutive da ottobre, in concomitanza peraltro dell’ultima vittoria esterna prima di Palermo la scorsa settimana. Il timido segnale di vita che arriva dal Barbera, porta con sé le disperate, ma non impossibili, speranze d’Europa Leauge. Chiaramente tutto passa dallo ‘spareggio’ contro la Doria, una sorta di remake di quello vero, quello del maggio ’87, per intenderci il primo vero spartiacque dell’era Berlusconi, iniziata 15 mesi prima.
Se oggi dopo un’annata di fortissimi bassi ci troviamo a giocarci tutto contro i blucerchiati, lo dobbiamo al minimo di stabilità che Pippo è stato in grado di dare nelle ultime quattro giornate. Almeno tre quarti della difesa e due terzi dell’attacco infatti sono le stesse da oltre un mese. Una quadratura tardiva ma non per questo meno funzionale.
Ciò che al contrario continua inesorabilmente a mutare è la mediana; autentico tallone d’Achille che si è annunciato tale sin dallo scorso luglio e che nel corso della stagione non ha goduto di alcuna miglioria. Non è un che in estate il reparto subirà l’ennesima rifondazione: De Jong con ogni probabilità non vedrà rinnovato il suo contratto, a causa della sua legittima richiesta al rialzo. Essien andrà in scadenza tra molti più sorrisi che non lacrime, per usare un eufemismo. Muntari verrà ceduto e lo abbiamo appreso prima di Pasqua, anche grazie ad una presa di posizione non propriamente professionale dello stesso Sulley e del suo agente. Van Ginkel è l’unico tra questi che potrebbe esser trattenuto, malgrado il prestito pattuito col Chelsea fosse senza diritto di riscatto. Rimane tuttavia il dubbio che i Blues possano parcheggiare nuovamente l’olandese a Milanello più per opportunità che non per un progetto tecnico. Quindi vien da chiedersi se tenerlo sotto contratto sia davvero la miglior soluzione.
Restano in pratica tre giocatori: Bonaventura, Poli e Montolivo. Bene i primi due, umili e resilienti alle difficoltà dell’annata. Male, malissimo Riccardo. Solo dieci presenze in campionato, spesso con prestazioni insufficienti, sempre alle prese con problemi muscolari derivanti dal brutto infortunio pre Mondiale.
E’ superfluo sottolineare come sia la zona nevralgica quella determinante per creare equilibrio. La speranza è che nel prossimo mercato verrà tenuto in considerazione questo banale quanto fondamentale aspetto. Un’altra stagione allo sbando non è contemplata.
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This post was last modified on 10 Aprile 2015 - 12:45