Ormai è corsa a due per prendersi il Milan dalle mani di Silvio Berlusconi: da un lato la cordata thailandese, rappresentata da Bee Taechaubol, dall’altra la compagine cinese capeggiata da Richard Lee. Proprio su quest’ultimo si è soffermata l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, che ha cercato di dire qualcosa sulla vita dell’uomo d’affari cinese. Lee, fino a qualche anno fa, era il distributore ufficiale della Ferrari e della Maserati a Hong Kong e proprio per questo sua attività nell’esportazione del Made in Italy nell’Estremo Oriente, nel 2006 ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della stella d’Italia.
Ora è interessato a rilevare il Milan dell’amico Berlusconi, con cui ha frequenti incontri in vari campi d’affari. Lee, tuttavia, non sarebbe in grado da solo di comprare il Milan e per questo sta cercando capitali ed investitori nello sterminato paese da cui proviene. La Rosea, infatti, riporta un’indiscrezione del South China Morning Post, il quale afferma che qualche mese fa, Lee radunò a cena venticinque esponenti dell’alta società cinese, dicendo loro: “Posso acquistare il Milan, chi ci sta?“.