La sua è stata una corsa ad ostacoli, ognuno dei quali gli ha portato esperienza ma al tempo stesso sottratto serenità. Ma adesso Filippo Inzaghi può respirare e provare a superarsi da qui a fine stagione dopo l’importante successo a Palermo. #iononmollo, questo l’hashtag social pubblicato ieri dall’allenatore rossonero, personale grido di battaglia in un momento positivo.
Il Milan vince giocando, quasi un miracolo visto l’andamento complessivo del 2015. E così il sogno Europa League, numeri alla mano, resta improbabile ma non impossibile. A maggior ragione se da qui al termine del campionato scenderà in campo la squadra che si è vista ieri. Una grande rimonta per un clamoroso colpo di scena, arrivare al sesto posto infatti salverebbe la stagione ma soprattutto cambierebbe il destino di Pippo perché in questo caso la conferma prenderebbe il sopravvento rispetto all’esonero, già da tempo nei piani della società. Servirà vincerle quasi tutte nel prossimo mese e mezzo, quindi un’impresa. L’ex nove rossonero, applaude La Gazzetta dello Sport, è stato bravissimo a tenere le redini in pugno nonostante le insistenti voci sul futuro, ha sbagliato tanto ma era ampiamente prevedibile visto che sta vivendo la prima vera esperienza da mister.
Inzaghi nel suo piccolo ha imparato dagli errori ed è cresciuto: era partito con Menez e il 4-3-3 ed è tornato alle origini (cioè a Menez e al 4-3-3), dopo una confusa odissea di esperimenti. E con l’infermeria di Milanello finalmente (semi)vuota c’è margine per provare a far ricredere gli scettici e regalare gioie ai tifosi.
This post was last modified on 5 Aprile 2015 - 15:18