Cresciuto nelle giovanili del Milan, 73 presenze con i rossoneri, tre scudetti ed una Coppa Campioni da protagonista in bacheca, poi un anno (non felice) sulla panchina rossonera. Gigi Radice è sicuramente nel cuore dei tifosi del Milan, ed oggi, ad 80 anni, sta combattendo la sfida più complicata della sua vita. A raccontare a il Giornale il dramma dell’ex terzino rossonero è il figlio Ruggero: “Mio padre purtroppo non ha speranze di guarigione, è malato di Alzheimer. Tutto è iniziato un decennio fa, ma forse avevamo sottovalutato qualche piccola amnesia. Da 5 anni si è aggravata, dopo l’anestesia per l’intervento a un’anca. E’ tornato a muoversi benissimo, il problema è la mente, andata in tilt. Sapevamo che la situazione sarebbe peggiorata, ma speravamo non diventasse tanto drammatica. La nostra famiglia è preparata ed è sensibile soprattutto a chi combatte la Sla. Mamma Nerina ammira tanto Chantal, la vedova di Stefano Borgonovo, per la forza d’animo. Il mondo del calcio ci aveva lasciato nell’indifferenza totale. Sino al 2010 avremmo gradito le visite, ora papà riconosce a fatica solo i familiari. In fondo era uscito di scena nel ’98… Eravamo abbastanza delusi per il comportamento di chi ci stava intorno.Gli sono rimasti solo alcuni amici intimi, per il resto sono pochi: qualche ex giocatore granata si fa sempre vivo, assieme ad amici di Torino. Purtroppo papà non è più quel che era, anche per questo era dimenticato”.
This post was last modified on 27 Aprile 2015 - 12:12