Queste le dichiarazioni rilasciate in esclusiva a Telelombardia da Fu Yixiang, vice presidente della Camera di commercio italo-cinese.
Sì, i cinesi vogliono il Milan: “C’è grande interesse e passione da parte dei cinesi per acquistare il Milan. E Berlusconi vuole vendere. Il Milan è uno dei primi cinque club di calcio più amati, è molto popolare. Questa esperienza in Italia produrrebbe un importane know-how da esportare in Cina, partendo dallo sviluppo del settore giovanile“.
Sugli obiettivi: “Se riusciremo ad avere un contatto diretto con la famiglia Berlusconi vorremmo iniziare l’investimento già nella prossima stagione. Abbiamo un programma solido e di lunga durata. La volontà è costruire un Milan popolare, lo stadio è una priorità anche per noi e deve essere un vantaggio previsto nell’operazione. Vogliamo portare 10.000 tifosi cinesi del Milan ad ogni partita, lo vogliamo davvero“.
Sulle cifre: “Quella di 1 miliardo e mezzo è la cifra che ha fatto il Milan, noi ci stiamo riflettendo. In Italia il problema non è compare una società ma mantenerla, viste le tante perdite. L’intenzione non è fare l’affare ma ridare valore al Milan. C’è la disponibilità a spendere soprattutto sulla squadra, affinché torni quella del glorioso passato: un top club mondiale“.
Sugli acquirenti: “Diversi imprenditori che vogliono comprare il Milan, sono persone molto ricche. Mr. Zong è stato per quattro volte consecutive l’uomo più ricco della Cina. E lo ha fatto vendendo acqua naturale. E’ da 30 che vende bevande, nel caso sarebbe un’operazione personale. Non ci vuole per forza una cordata. Il governo non ci metterà mai la parola sulla decisione ma ovviamente ne gioverebbe. Anche Wanda Group avrebbe tutte le carte in regola per prendere possesso dei rossoneri“.
Sulla gestione: “Per farlo nella maniera migliore a distanza la società deve rimanere in buona parte italiana, testa e braccia devono essere italiane. Vorremmo che Silvio Berlusconi sia il presidente onorario perché ha portato il Milan al successo, mantenendo anche la dirigenza attuale che di questa società conosce vita e morte: senza di loro il nuovo Milan sarebbe una macchina senza pilota. Da soli non sarebbe possibile“.
This post was last modified on 14 Aprile 2015 - 09:43