Mettetevi nei suoi panni. A Roma eravate considerato uno dei tanti, schiacciati dal talento e dal carisma mediatico di capitan Francesco Totti. Ma i numeri erano indubbiamente dalla vostra parte: 24 gol in 57 partite di campionato, non un rincalzo qualunque, dunque. Ma il tempo oramai passa, gli anni sono già 24 e prima o poi arriva il momento di caricarsi una squadra sulle spalle e trascinarla in alto a suon di gol personali. Spunta così il Milan, in crisi e alla ricerca di un vero nueve da affiancare a Menez. Il resto, poi, lo conoscete.
E’ difficile trovare un colpevole nella (breve) storia d’amore fra Mattia Destro e il Milan. I due si sono ricercati a lungo, forse più del dovuto, fino al matrimonio quasi sul gong del mercato invernale. L’attaccante era alla ricerca di una sfida stimolante, il Milan aveva bisogno di un bomber per inseguire l’Europa: dopo tre mesi di sodalizio, possiamo dire che tutti rimarranno scontenti dall’operazione messa in piedi con la Roma. Anche la squadra capitolina, che sperava di intascare 16 milioni con il riscatto di Destro, ma che invece si rivedrà tornare indietro un calciatore con le valigie in mano, probabilmente con un futuro da scrivere all’estero: Fiorentina, ma soprattutto Wolfsburg e Tottenham sono sulle sue tracce.
Le parole dell’agente del giocatore, Renzo Contratto, sul Milan (“E’ un club modesto, inadatto per Destro”) sono deflagrate con una bomba in casa rossonera, ma infondo sono la normale evoluzione di un rapporto mai veramente nato. Anche se la replica personale dello stesso Destro alle parole del suo procuratore avevano l’obiettivo di smorzare le polemiche, nulla da fare: Destro al Milan sarà l’ennesimo giocatore di passaggio, alla ricerca di una nuova casa.