Crudeli: “Il Milan in mano alla Cina? speriamo costruiscano il nuovo stadio”

Le voci che girano intorno alla situazione rossonera hanno ormai raggiunto le stesse preoccupanti proporzioni delle code in tangenziale durante l’orario di punta. La nostra bandierina d’emergenza è sempre lui, Tiziano Crudeli.

Cosa pensa della possibilità di cessione del Milan? La Cina sembrerebbe essere sempre più vicina…

E’ difficile parlare razionalmente in casi come questi. Come ho ripetuto più volte faccio un lavoro che mi prende anche il cuore e a volte dovrei essere meno coinvolto (ride). Quello che posso dire è che Barbara ha firmato un patto di riservatezza e dalle sua bocca non uscirà nulla fino a quando qualcosa non sarà ufficializzato. Fino a quel momento possiamo solo fare congetture. Dal canto mio, reputo che tutto questo silenzio intorno ad una cosa di questa portata sia abbastanza emblematico. Se non fosse vero, se la società non avesse già preso seri contatti con l’Asia, non esisterebbe nemmeno il discorso, negherebbero come hanno fatto in tante altre situazioni. Spero almeno che, se dovesse davvero esserci una cessione, ci sia il nulla osta definitivo per la costruzione del nuovo stadio. Forse, soprattutto quando si tocca il fondo, una ventata d’aria fresca, di novità allo stato puro e di totale restauro di quella che una volta consideravo un’opera d’arte, sono le uniche cose da fare. Certo è che così non è possibile continuare”.

Che cosa pensa delle pesanti accuse mosse alla società da Paolo Maldini? Se non sbaglio ha attaccato la società per aver distrutto il “suo” Milan.

Maldini ha sempre detto che il successo, nella vita come in campo, dipende essenzialmente da che tipo di uomini si intende essere. Lui ha sempre avuto una personalità vincente e qualunque cosa dicano i sostenitori o i nemici, in campo ha sempre sputato sangue. Il Milan è stato spolpato di quelle che erano le personalità vincenti e non è stata seguita una linea principe, al contrario, il problema  è che troppo spesso sembrano aver improvvisato. Paolo non ha detto nulla che tutte le vecchie colonne portanti non pensano già. E’ preoccupato come è preoccupato chiunque abbia vissuto la realtà rossonera dall’interno negli ultimi 25 anni. Tutti i pezzi di storia hanno abbandonato la realtà Milan e viene spontaneo domandarsi il perché. E’ sempre facile venire attaccati quando si dice la verità“.

Dice che tutte le ex colonne portanti del Milan dovrebbero pensarla come Maldini. Si riferisce anche a Inzaghi?

Si. Mi riferisco soprattutto a Inzaghi. Attaccato, denigrato, insultato e sbeffeggiato. Non voglio stare qui a discutere sulle sue doti da allenatore, se ne avessi le effettive capacità seduto su quella panchina a perdere 10 anni di vita al colpo ci sarei io. Dico solo che per chi ha vissuto il grande Milan, quello in cui c’era una società che credeva in quello che faceva e che nonostante si sia sempre trattato principalmente di una questione di soldi, metteva nella squadra l’energia e la fiducia di cui aveva bisogno, è ancora più complicato. Insomma, non è facile stare fermi ad osservare un monumento che implode“.

Dopo Milan-Sampdoria non sono mancate le critiche. Boban è stato molto schietto nel definire la squadra: “Sono tutti scarsi”. Cosa pensa di questa affermazione?

Che sia vero. Sono tutti scarsi, ma quel che è peggio e che fa inc……, è che non hanno voglia di correre. Ora generalizzo, ma in campo non c’è compattezza e per quanto si sbraiti e ci si alleni, fino a quando mancherà la voglia, quella che parte dalla testa e scende giù fino all’estremità delle dita dei piedi con una potenza infinita, allora da questa crisi non uscirà nessuno. Ed è giusto cominciare a dire le cose come stanno, quasi nessuno degli attuali giocatori si sente effettivamente parte di un squadra ed è una mentalità molto complicata da cambiare”.

Previsioni per il derby?

Non so nemmeno se lo guarderò (ride). Certo che lo guarderò, ma mi creda, ho perso l’entusiasmo di un tempo. La mia previsione è 2-1 per l’Inter. Cerco di esorcizzare così”.

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