Tra Bee e Lee c’è la vera questione “mister” da non sottovalutare

In un continuo rincorrersi di voci mescolate su diversi piani, tra questioni tecniche, tattiche, societarie e finanziarie, dopo la trasferta di Udine sembra arrivato il momento in cui, in casa rossonera, non si può più sfuggire a decisioni di campo. Tanti, troppi dettagli sfocati dalle incertezze del futuro si sono per mesi nascosti a vicenda, consapevoli di essere parte di un quadro che comunque non avrebbe trovato ordine. Voci sulla cessione di quote, presunti ribaltoni societari e rossi di bilancio non hanno aggiunto molto alle certezze di un club che, comunque lo si voglia osservare, dipenderà dalle scelte del presidente Silvio Berlusconi.

Tra Mister Bee e Mister Lee, dunque, non deve passare in secondo piano la questione tecnica, perché l’allenatore del prossimo anno dovrà essere in grado di rimettere insieme una squadra dai cocci completamente frantumati nella trasferta di Udine. In Friuli si è toccato il fondo e, per la prima volta in stagione, anche Filippo Inzaghi non ha cercato di spostare la polvere sotto il tappeto e ha manifestato una profonda arrabbiatura nei confronti della sua squadra. Così si è arrivati al ritiro, avallato dalla società, e al confronto con i giocatori sul pullman, romanzato -come sempre in questi casi- da aneddoti e frasi, vere o presunte ma comunque indicative. La certezza, nonostante le conferme di Adriano Galliani delle scorse settimane, è che Pippo non sarà più alla guida del Milan nella prossima stagione, a meno di ribaltoni davvero improbabili e ormai difficilmente giustificabili.

In attesa di conoscere il futuro societario, la società di via Aldo Rossi è chiamata a una seria, profonda e pragmatica riflessione sul tecnico che siederà sulla panchina rossonera del prossimo anno. Non sarà più possibile perdersi nelle scelte degli scorsi anni che, tra una riconferma poco convinta di Allegri, una divisione interna relativa al nome di Seedorf e una scelta –quella di Inzaghi- condivisa ma avventata, ha portato la classifica rossonera a un lento e inesorabile declino. In un futuro diviso tra Bee e Lee, insomma, non bisogna sottovalutare la scelta del Mister del prossimo anno.

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