Sembrava un oggetto misterioso del mercato rossonero, arrivato dal Liverpool senza troppo clamore e finito costantemente a guardare le gare rossonere dalla prospettiva della panchina. Tanto che le dichiarazioni riguardo il suo “grandissimo talento” assomigliavano a quelle di facciata, buone per ricordare la sua gioventù e il tempo di apprendistato necessario. Invece, come sottolinea La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, nell’amichevole sul campo della Reggiana si è finalmente visto un Suso pronto e interessante.
Due gol, entrambi di ottima fattura, hanno reso il ventunenne di Calice il vero protagonista del freddo e piovoso pomeriggio di Reggio Emilia. Le caratteristiche sono quelle di un esterno offensivo mancino, capace di saltare l’uomo con facilità e di concludere verso la porta con un mancino prezioso. Così come in occasione della seconda rete dell’amichevole di ieri quando, fatta la tara al valore dell’avversario, ha lasciato sul posto un paio di uomini prima di infilare in rete un sinistro imprendibile. Giocata di livello, come quelle che lo hanno accompagnato nella trafila delle giovanili della Spagna, con cui è anche diventato campione d’Europa under 19, prima di approdare al Liverpool.
A chi gli ha chiesto perché non avesse mai giocato finora, Suso ha risposto deciso ma senza spirito polemico: “Ho sempre lavorato sodo e sono sempre stato pronto. Sono a disposizione dell’allenatore. Il ruolo? Mi piace giocare a destra perché posso rientrare sul mancino”. Se nell’esperienza inglese è stato chiuso da infortuni e scelte tecniche, finora al Milan aveva giocato solamente dieci minuti in Coppa Italia. I due gol di Reggio Emilia, però, consegnano al Milan una valida alternativa a Hinda e Cerci che, sulla fascia destra, ancora faticano a convincere.
This post was last modified on 26 Marzo 2015 - 11:28