Ha lasciato strascichi pesanti la sconfitta del Real Madrid in Champions League contro lo Schalke di Di Matteo: Ancelotti si è visto di colpo catapultato sulla graticola, accerchiato da stampa e tifosi, che in questi giorni hanno persino lanciato l’hastag #AncelottiVeteya (“Ancelotti vattene”). Ha cercato di fare il punto della situazione il quotidiano madridista As, che in apertura di giornale ha titolato nella mattinata di ieri: “I tifosi dividono le colpe”, in merito al sondaggio proposto dallo stesso giornale che chiedeva ai tifosi di individuare i responsabili della sciagurata serata di martedì al Bernabeu. Le percentuali parlano chiaro: per il 56% la responsabilità è in primis dei calciatori, per il 27% del tecnico e per il 17% di Florentino Perez.
Proprio il presidente dei Merengues, in una conferenza convocata d’urgenza per l’ora di pranzo, ha voluto spegnere le voci riguardanti un possibile ultimatum per Ancelotti coincidente il Clasico con il Barcellona del 22 di marzo: “Carlo Ancelotti è e resterà il nostro allenatore. Indipendentemente da quel che succederà: sono certo che con lui chiuderemo bene la stagione. Con lui abbiamo vinto 4 titoli e giocato un grande calcio: torneremo a farlo”. All’indomani della sconfitta per 4-3 maturata al Bernabeu si erano sollevate addirittura ipotesi che spingevano per un ritorno a Milanello, fissato per giugno, per il tecnico di Reggiolo: ipotesi alquanto remota e fantascientifica al momento.