Rivoluzione Milan. Oggi la prima pagina de La Gazzetta dello Sport apre sulla febbre rossonera (non solo) di questo momento e senza giri di parole analizza il disastroso presenta e soprattutto svela l’avvenire, pieno di novità. Il processo prende spunto dal check-up fatto ieri da Adriano Galliani a Milanello, dopo l’incontro con i responsabili di tutto lo staff: tecnico (Inzaghi e Tassotti), atletico (Tognaccini) e medico (Cesarini, osteopata della prevenzione degli infortuni, e il dottor Tavana).
Il colloquio è servito per pretendere spiegazioni su ogni fronte e per mettere a punto, insieme, le mosse da fare da qui fino alla fine della stagione (per esempio, allenamenti più intensi). Pippo si è difeso, però ormai verso un esonero scontato. A meno di qualificazione in Europa League, oggi impossibile anche solo a sognarla. E allora la società sta già pensando al prossimo allenatore: Conte la prima scelta, Montella (ha una clausola da 5 milioni) l’alternativa. Attenzione poi al nome di Luciano Spalletti, in rialzo anche se non convince dal punto di vista caratteriale. Ma è sulla squadra dell’anno prossimo che si registrano i maggiori scoop della Rosea. Mezza rosa attuale è a rischio taglio, perché avere 31 giocatori non è più sostenibile: in estate è pronta una vera e propria rifondazione. Mercato: Baselli sarà il primo mattone per rinforzare un centrocampo scarso, difficile il riscatto di Destro a 16 milioni di euro. Rinnovi: Abate, Bonera e Abbiati sì, il resto (De Jong e Pazzini compresi) no. Prestiti: speranze solo sull’ex Roma e Bocchetti. Da definire le situazioni dei vari Niang, Matri, Nocerino, Saponara e Gabriel.
Questi i punti fermi: Abate, Abbiati, Bonera, Montolivo, Poli, Bonaventura, Cerci, Paletta, Antonelli, De Sciglio, Diego Lopez, Honda e Menez. A rischio, invece, Alex, Rami, Zapata ed El Shaarawy, uno dei pochi che potrebbe far monetizzare come si deve. Di sicuro, il Milan del futuro avrà uno zoccolo in gran parte italiano.
This post was last modified on 4 Marzo 2015 - 13:28