Un’altra sconfitta arrivata nella gara che in molti hanno definito la migliore del 2015. Il Milan visto a Firenze, infatti, meritava molto di più e per quasi tutta la gara è stato autore di una buona prestazione, pericoloso nelle ripartenze e attento in difesa. Sono arrivati, poi purtroppo, le solite disattenzioni su palla inattiva in area che hanno compromesso tutto ed hanno fatto sprofondare i rossoneri a meno dieci dalla zona Europa League, rendendo praticamente impossibile il raggiungimento dell’obiettivo minimo stagionale.
Dalla partita di ieri sera, però, si possono estrapolare delle note positive che potranno servire per programmare meglio il futuro. Una di queste è senz’altro l’ottima prova di Gabriel Paletta. Il centrale di difesa, arrivato dal Parma a gennaio, è stato forse il migliore in campo. Una partita attenta, sicura, senza disattenzioni o sbavature in cui l’argentino, naturalizzato italiano, è sembrato essere il vero leader di una difesa che, prima dei due gol subiti, ha controllato facilmente l’attacco viola.
Anche se meno dotato tecnicamente, infatti, Paletta, almeno ieri sera, ha fatto meglio di un Mexes che è sembrato essere meno attento e meno sicuro del suo compagno di reparto. Dopo lo scetticismo iniziale (al momento del suo arrivo) e qualche balbettio contro Juventus ed Empoli, dopo l’infortunio, il neo rossonero è tornato (bene) contro il Verona (a parte la sbavatura finale sul gol di Nico Lopez) e si è confermato ieri sera, nonostante l’ennesimo passo falso.