Sono passati esattamente ventuno anni da quel lontano 13 marzo del 1994. Si giocava Udinese-Lazio, una partita da ricordare per tanti versi e circostanze: i biancocelesti erano in piena lotta per lo scudetto, mentre i friulani alla ricerca di punti preziosi per la salvezza. Fu Borgonovo ad aprire le danze e a portare in vantaggio i bianconeri al 23°, l’urlo di gioia però gli si strozzò in gola: un minuto più tardi, Winter riportò il risultato in parità. L’1-1 durò solo cinque minuti, Pizzi segnò la seconda rete dell’Udinese su rigore. Quando il primo tempo sembrava destinato a finire sul 2-1, Beppe Signori ristabilì la parità iniziale. La seconda frazione di gioco ripartì con i friulani in crescita e i romani in netta difficoltà: dopo venti minuti di pericoli, Zoff decise di inserire forze fresche in difesa per provare a pareggiare e portare nella capitale almeno un punto.
Fu un’intuizione corretta da parte del tecnico della Lazio. Al 78° minuto di gioco, Zoff tolse Casiraghi per inserire un giovane difensore non ancora maggiorenne, Alessandro Nesta. In questo preciso istante iniziò la lunga carriera di uno dei difensori italiani più forti di sempre. Esattamente sei giorni dopo avrebbe compiuto diciotto anni: l’ex difensore rossonero ne ha viste e vissute davvero tante. Dopo nove stagioni alla Lazio con cui ha collezionato 231 presenze e due reti, nell’agosto del 2002 è passato al Milan. Nel Diavolo ha giocato dieci stagioni con 323 presenze e 8 gol, prima di passare al Montreal Impact nell’estate del 2012. Dopo un anno in Canada, Nesta si è momentaneamente ritirato, prima di rimettersi le scarpe da gioco per aiutare Materazzi al Chennaiyin, club militante in Indian Super League. In tutto gioca quindi 3 partite di campionato prima di ritirarsi definitivamente dall’attività agonistica.
Nesta ha ottenuto tanti successi in carriera sia con la Lazio che con il Milan. In rossonero ha vinto due Scudetti, due Champions League, una Coppa Italia, due volte la Super Coppa italiana, due volte la Super Coppa europea e un Campionato del Mondo per club. L’ex milanista ha raggiunto traguardi notevoli anche in nazionale: oltre le 78 presenze messe a referto, è stato vice campione d’Europa in Olanda e Belgio nel 2000 e Campione del Mondo a Berlino nel 2006. Inserito nella Hall of Fame della società rossonera, è un misto di classe ed eleganza che si uniscono alla potenza ed uno spiccato senso tattico rendendolo un difensore completo e affidabile, tanto da essere inserito nel 2004 nella lista dei 125 miglior giocatori viventi, stilata dalla FIFA e da Pelé in occasione del centenario della federazione.
This post was last modified on 13 Marzo 2022 - 10:14