In esclusiva a Calciomercato.com, Giovanni Gullo, ex osservatore rossonero, ha rivelato di avere proposto al Milan l’acquisto di Salah. Queste, in merito, le sue parole: “Ero a Berna, nel maggio del 2013, a vedere Young Boys-Basilea. Salah giocò solo l’ultima mezz’ora, ma mi impressionò tantissimo. Naturalmente, non era un giocatore sconosciuto, dal momento che, all’epoca, aveva già giocato in Champions League. Da quella partita, però, capii soprattutto una cosa: che Salah avrebbe potuto fare benissimo in Italia. Stesi un rapporto per il Milan segnalando questa cosa e descrivendo le sue caratteristiche tecniche e tattiche. E ripetei le stesse cose qualche tempo dopo, quando fui intervistato da una tv egiziana, al momento del passaggio di Salah dal Basilea al Chelsea. Tuttavia, non ho mai saputo se sia stato preso in carico il mio rapporto“.
Su come avvenissero le sue segnalazioni: “C’era una procedura standard: io andavo a vedere un giocatore, soprattutto in Francia, che è sempre stata la mia zona di competenza. Poi andava a vederlo un altro. Quando entrambi i rapporti erano buoni, Ariedo Braida prendeva una decisione. A un certo punto, però, le cose sono cambiate: Braida ha perso di mano la situazione e il discorso relativo allo scouting e alle segnalazioni degli osservatori ha perso peso. È stato il momento in cui hanno preso il sopravvento i procuratori, proponendo giocatori a parametro zero“.
Su altre sue segnalazioni non prese in considerazione: “Alla Juve segnalai un giovanissimo Zidane nel 1989. Aveva 17 anni e giocava nel Cannes, loro, poi, lo presero nel 1996 dal Bordeaux. Al Milan invece nel 2012 ho segnalato Ferreira Carrasco: l’avevo portato io al Monaco e lo segnalai immediatamente ai rossoneri, quando tornai dall’esperienza monegasca, nel 2012“. Su Braida: “Credo sia uno dei più bravi e preparati dirigenti del calcio italiano. Al Barcellona non avrà il potere decisionale che aveva al Milan, perché lì l’organizzazione è molto più istituzionalizzata e, alla fine, c’è un consiglio che prende tutte le decisioni. Quindi, non so quanto potere decisionale potrà avere. Ma, al di là di questo, credo che sicuramente possa fare bene: è uno che, di calcio, ne capisce“.