Chiamatelo Mister X

Qualche anno fa, quando si parlava di Mister X, s’intendeva quel giocatore che avrebbe fatto la differenza nella sessione di calciomercato di turno. Non era mai chiaro chi fosse realmente, ma doveva essere un colpo ad effetto per impreziosire il Milan e far felici i tifosi rossoneri. Montolivo e Kakà lo sono stati rispettivamente nell’estate del 2012 e del 2013. Nel febbraio del 2015 però, intendiamo altro e gli indizi sono nello stesso titolo: Mister come Mister Inzaghi, mentre la X possiede un doppio significato. X come il simbolo del pareggio nella tanto cara amata schedina o come dieci in numeri romani. Dieci, come il numero di partite pareggiate dal Milan.

Ogni pareggio ha però una propria valenza, ovviamente non possiamo paragonare il risultato della gara dell’Olimpico contro la Roma a quello dello scorso fine settimana contro il Chievo. Entrambi valgono un punto, un punto guadagnato contro i giallorossi e due persi contro i gialloblù. Da quando Filippo Inzaghi siede sulla panchina milanista, ha collezionato anche otto vittorie e soprattutto sette sconfitte. Sono troppo pochi i punti conquistati dal Diavolo per ambire alle posizioni di vertice della classifica di Serie A. Gli altri pareggi milanisti sono stati contro l’Empoli e il Cesena alla quarta e alla quinta giornata, contro la Fiorentina e il Cagliari all’ottava e alla nona, contro la Sampdoria e l’Inter all’undicesima e alla dodicesima, contro il Torino e l’Empoli alla diciottesima e alla ventitreesima.

Il problema più grande di questo Milan è che non riesce a produrre gioco, crea poco e non riesce andare al tiro. I frequenti cambi di modulo durante una partita non sono un segnale confortante. E’ positivo non subire gol contro il Chievo, ma sarebbe stato un grave problema il contrario considerato che i veneti hanno il peggior attacco della Serie A. La prossima settimana contro l’Hellas Verona sarà una gara difficile, visto il successo dello scorso weekend in trasferta contro il Cagliari. I veneti hanno una delle peggiori difese del campionato, ma per quello che ha prodotto il Milan contro il Chievo in fase offensiva, l’impressione è che farà fatica a sfruttare questa debolezza.

Gestione cookie