Con il pareggio per 0-0 al Bentegodi di Verona contro il Chievo, si chiude un mese pieno di luci e ombre per il Milan. Se ci soffermassimo ad analizzare la situazione dei rossoneri considerando solo i risultati ottenuti, Filippo Inzaghi non avrebbe da preoccuparsi: due vittorie contro Parma e Cesena, due pareggi contro Empoli e Chievo e una sconfitta contro la Juventus. Otto punti guadagnati, proprio come nel mese di ottobre, finora il più prolifico dalla stagione del Diavolo. Ci sarebbe invece da allarmarsi se considerassimo la qualità e la quantità del gioco espresso nelle ultime gare: tanto possesso palla, ma poche azioni pericolose per il Milan.
Il campionato è ancora lungo, ma al momento è difficile trovare una collocazione per questa squadra: gli obiettivi stagionali sono poco chiari e sul piano tecnico tattico le lacune sembrano insormontabili. Il mese di marzo dovrà necessariamente iniziare con uno spirito diverso, in modo da lasciarsi definitivamente alle spalle il mese di febbraio. I due pareggi conquistati hanno lasciato l’amaro in bocca ai rossoneri: la sensazione è di aver perso quattro punti contro Chievo ed Empoli, piuttosto che averne guadagnati due. Il prossimo fine settimana, il Milan giocherà in casa contro l’Hellas Verona, quella successiva contro la Fiorentina al Franchi e l’ultima a San Siro contro il Cagliari.
Sono impegni sicuramente alla portata del Diavolo, ma è meglio non fare previsioni inutili viste le difficoltà incontrate dagli uomini di Inzaghi nelle ultime partite. I viola saranno invece degli avversari ostici, sarà una grande partita e soprattutto importante per l’immediato futuro rossonero. Le partite del Milan nel mese di marzo saranno solo tre a causa degli impegni della nazionale maggiore che il 28 sarà impegnata nelle qualificazioni all’europeo contro la Bulgaria e il 31 nell’amichevole di lusso contro l’Inghilterra. E’ arrivato il momento di sfruttare ogni situazione al meglio, ragionando sempre di più da grande squadra e sempre meno da provinciale.