Allo Stadio Nazionale Vasil Levski di Sofia, un’Italia spenta, deludente, non efficace, imprecisa sotto porta e mal disposta sotto l’aspetto tattico, pareggia due a due contro una Bulgaria tutt’altro che irresistibile. Il rossonero Luca Antonelli, in campo per settantasei minuti, è autore di una prova non del tutto convincente. Schierato come quinto di centrocampo, in una posizione intermedia tra quella di terzino sinistro e quella di esterno alto, il nostro numero ventitré corre molto, si impegna, si propone in avanti con regolarità e si sovrappone in maniera regolare, ma non riesce a incidere e risulta a dir poco inconcludente.
Vittima della confusione tattica azzurra, Luca tocca pochi palloni, propone cross telefonati, imprecisi e banali, fatica a saltare il dirimpettaio e non trova l’intesa con l’interno sinistro di centrocampo, Andrea Bertolacci. Peggio va in fase difensiva, dove il laterale sinistro del Milan mette a segno un solo contrasto vincente, viene superato con facilità, ripiega in modo poco deciso, è in perenne ritardo, appare in affanno, lascia a più riprese scoperta la corsia di competenza e stenta a capire quando badare alla fase di spinta e quando dedicarsi a quella di copertura, tanto che, in svariate situazioni, Giorgio Chiellini è chiamato a effettuare tempestivi anticipi. Insomma, non è una buona prova, quella offerta questa sera da Antonelli.
Antonelli che, però, è giustificato dal fatto che Antonio Conte disponga i suoi uomini con un assetto poco accorto e molto sbilanciato, con gli interni di centrocampo troppo alti e larghi. In questo modo, l’interdizione latita, la retroguardia viene esposta ad azioni di rimessa e i laterali, Antonelli e Darmian, a causa del disordine tattico, incontrano inevitabili difficoltà a imprimere la loro griffe e a disputare una prestazione all’altezza della situazione.
This post was last modified on 29 Marzo 2015 - 13:14