La crisi continua. A San Siro, contro il Verona, il Milan non va oltre il due a due. Inzaghi dispone i suoi uomini con un 4-3-3 per nulla equilibrato, con Bonaventura nella posizione di interno di centrocampo. Una posizione, quest’ultima, in cui Jack, pur dando il massimo, dal momento che manca di fisicità e di abilità nell’interdire con regolarità, non riesce a esprimere appieno il suo potenziale. Di conseguenza, complice anche (e soprattutto) una pessima prestazione di Muntari, i rossoneri perdono lo scontro in mediana e concedono varchi tra le linee.
Menomale che il Verona, padrone del campo per la prima mezz’ora di gioco, non riesce a raddoppiare e che Inzaghi, al trentacinquesimo, cambia modulo, passando a un 4-2-3-1 in grado di snodarsi in un 4-4-2, con Bonaventura esterno di centrocampo. Così facendo, la situazione migliora: il Milan è un po’ più solido e ordinato, si impossessa delle fasce e ribalta il risultato. Un fuoco di paglia. Proprio così.
Nel cuore del centrocampo, specie nell’ultima mezz’ora, i rossoneri continuano a soffrire e Inzaghi, invece di operare cambi mirati ad assicurare interdizione e solidità in mediana, magari inserendo van Ginkel o dando una possibilità al giovane Mastalli, non riesce ad adottare le giuste contromisure. Sì, perché l’inserimento di Bocchetti per un Pazzini autore di una gara del tutto deludente si rivela una mossa sbagliata. Una mossa che non migliora la fase difensiva. Il centro del centrocampo, che necessiterebbe di linfa nuova (magari con l’inserimento di van Ginkel), rimane infatti debole e sguarnito, non fa filtro, torna a farsi sovrastare dai dirimpettai emiliani e a esporre la difesa a pericolose palle gol. E come se non bastasse, allo scadere, la difesa (Bocchetti in primis) regala a Nico Lopez il due a due che decide la partita.
Un altro passo falso, per Inzaghi, che ha la colpa di non riuscire a fare in modo che la mediana svolga a dovere la fase difensiva, che non legge con attenzione e lucidità lo sviluppo delle partite e che continua a non conferire la giusta importanza all’interdizione in mediana. Interdizione in mediana che è fondamentale per vincere gli incontri e per ottenere risultati.