Stavolta sembra davvero essere arrivato il momento in cui Inzaghi non può più sbagliare, almeno secondo La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, che colloca la deadline della panchina rossonera nella sfida di sabato sera contro il Cagliari. O il Milan vince, o il tecnico piacentino potrebbe essere esonerato, perché un pareggio non dovrebbe accontentare la società, soprattutto se considerato in fila a una serie di risultati deludenti. Oltretutto, quello di sabato è il match che precede una sosta di due settimane che, in caso di cambio alla guida tecnica, sarebbe l’occasione per un riassestamento meno improvvisato.
Pippo Inzaghi, però, non ha certamente esaurito le chance di rimanere fino al termine della stagione anche perché, non è un mistero, la società non vorrebbe accollarsi un esonero mai benvenuto. Così l’ex bomber rossonero, contro il Cagliari di Zeman, si affiderà a buona parte della formazione della trasferta di Firenze, rinnovando la fiducia ai suoi uomini chiave. In primis Menez che, con 13 gol in 38 presenze, potrebbe segnare quella rete buona per la vittoria e per la conferma di un tecnico che, a torto o a ragione, ne ha fatto un caposaldo praticamente senza concorrenza.
La zampata vincente potrebbe piazzarla Destro, non tanto perché coinvolto a pieno regime nella manovra rossonera, ma perché in grado di trasformare in oro quasi tutto ciò che tocca. Discorso diverso per Cerci e Honda, a digiuno dal mese di ottobre: uno dei due scenderà in campo dal primo minuto con tanta voglia di sbloccarsi. Non sono escluse le opzioni Bonaventura, terzo marcatore rossonero, Antonelli, già a segno contro la Juve o Mexes che, in quanto a gol pesanti, se ne intende. Chiunque possa essere il marcatore, poco importa a Pippo Inzaghi, che spera di vincere e di non perdere la panchina del suo Milan.
This post was last modified on 20 Marzo 2015 - 16:24