Tra desaparecidos e risvegli, un inverno di fuoco per il Milan…

“Un inverno rovente”. Potrebbe essere questo il titolo del film sul Milan dell’ultimo trimestre, passato costantemente sull’orlo del precipizio in un inverno decisamente caldo. E’ successo di tutto e forse l’aria di primavera potrebbe far tornare il sereno in uno spogliatoio che sembra diviso a metà fra giocatori ufficialmente spariti dai radar rossoneri e altri invece ora pedine fondamentali dello scacchiere di Inzaghi, sicuramente non unico responsabile di una situazione del genere.

I desaparecidos in casa Milan non mancano. Il nuovo anno doveva ridare un Milan finalmente cambiato, lanciato verso un piazzamento in Europa e invece ha riconsegnato misteri di mercato ed enigmi ancora irrisolti. Il primo caso è sicuramente Armero. Dopo la sosta, Inzaghi lo ha scelto solo contro Torino, Atalanta e Lazio: un punto in tre partite e il colombiano è stato relegato al ruolo di spettatore non pagante. Stessa sorte per il duo ghanese Muntari-Essien, esclusi a furor di popolo dopo prestazioni indegne come quella di Torino a confronto con il centrocampo campione d’Italia. Ma anche Alessio Cerci rientra in questa categoria: 27′ nelle ultime tre partite sono un campanello d’allarme da non sottovalutare.

Ma c’è anche un’altra faccia della medaglia. Giocatori all’apparenza ultimi uomini di una panchina lunga, lunghissima, ora diventati (quasi) insostituibili per Inzaghi. Uno su tutti, Andrea Poli. Entra dopo o esce prima, il minimo comune denominatore non cambia: Poli gioca sempre e comunque, nel bene e nel male. Indiscutibile il suo impegno e la sua buona volontà, ma forse a volte privilegiare giocatori più tecnici sarebbe stata la scelta migliore. Anche Pazzini, seppur il Milan abbia deciso di investire tutti i suoi risparmi su Destro, sta trovando decisamente più spazio rispetto al primo trimestre di stagione. Come Zaccardo, che per un motivo o per l’altro in questo inverno si è ritrovato. E i complimenti individuali di Berlusconi a Milanello durante una visita del venerdì sono la ciliegina sulla torta della sua stagione.

Tra scomparsi e felici ritrovamenti, il Milan si appresta all’ennesimo finale di stagione alla rincorsa. Qualcuno continuerà a rimane spettatore, altri proseguiranno nel loro magic moment nel rettangolo di gioco. Inzaghi continua a cambiare e, forse, prima o poi (magari prima di maggio, ndr), troverà l’alchimia giusta. Buona fortuna, allora.

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