Intervistato da Tuttosport, Gigi Cagni, ha parlato a lungo di Filippo Inzaghi. SuperPippo è stato suo “allievo” al Piacenza, nelle stagioni 1991/92 e 1994/95. “Secondo me ha fatto bene Silvio Berlusconi a tenerlo – comincia così l’allenatore – Se prendi Inzaghi, devi sostenerlo fino alla fine. Non si può pretendere che sia lui a risolvere tutto. Doveva essere un campionato di transizione, ma in società pensavano di farne uno di alta classifica. La squadra non ha il valore delle altre grandi. Sicuramente Pippo è in una situazione delicata, ma sta facendo tutto il possibile per uscirne. L’allenatore va giudicato per quello che fa. Certo, in questo momento Pippo deve dimostrare qualcosa in più perché non può rimanere dietro a Samp e Genoa. Ma il Milan non è ai livelli di Napoli o Fiorentina o delle altre grandi. L’inesperienza si paga in qualche modo. Anche se non credo che Berlusconi pensi davvero di non voler cambiare la sua squadra con altre. Berlusconi ne capisce di calcio. Lo ha detto per dare fiducia”.
Sui difetti del Milan: “I rossoneri prendono troppi gol. Se mandi via Nesta e Thiago Silva, bisogna rinforzare la difesa. Bastava prenderne uno in quel ruolo, invece sono stati acquistati soltanto attaccanti. Si doveva prendere un top player in difesa, non è difficile arrivarci. Al contrario, sono arrivati calciatori che non sono da Milan e poi si vogliono raggiungere grandi risultati… Ma se non prendi degli ottimi difensori...”.
Un consiglio a Inzaghi: “Lui ha la personalità per poter risollevare il Milan. Deve fare quello che vuole lui, quello che si sente. Deve imparare a sbagliare, non deve seguire tante persone. Ascoltare tutti va benissimo, ma Inzaghi deve avere la forza di decidere da solo. Solo così si cresce: la responsabilità è solo sua”.
This post was last modified on 13 Marzo 2015 - 10:59