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CHIAVE TATTICA/ Quando le due fasi non funzionano…

Un Milan lento, inefficace, disorganizzato e poco grintoso, al Bentegodi di Verona, non va oltre il pareggio. In campo con un 4-3-1-2 a rombo, i rossoneri non riescono a disinnescare il catenaccio di un Chievo dinamico e determinato, bravo a fare densità nella zona nevralgica del terreno di gioco e a cercare di ripartire, si espongono ad azioni di rimessa e creano una sola palla gol. Gli uomini di Inzaghi faticano per l’intero arco di gara, non riescono a imporsi nello scontro a metà campo, vengono arginati sulle fasce, non incidono in nessun modo e concedono spazi.

A centrocampo, dal momento che Montolivo risulta disastroso e inconcludente in entrambe le fasi, i rossoneri non riescono a fare filtro e a fornire palle gol alle punte. Nigel De Jong lotta, recupera un buon numero di palloni e sventa pericolose azioni di contropiede, ma che non basta perché il Milan si imponga in mediana. Ancor peggio va in fase offensiva, dove, nonostante Bonaventura corra molto, ripieghi con regolarità e metta in scena giocate interessanti, Menez risulta lezioso, prevedibile e tutt’altro che utile e incisivo, mentre Destro dimostra di non essere in grado di fare salire la squadra, di svolgere al meglio il lavoro sporco e di creare spazi per i compagni. Sul lungo andare, malgrado la traversa di Honda, la situazione peggiora. Il centrocampo rossonero soffre in maniera sempre maggiore, specie quando De Jong esce per infortunio per fare spazio a un Cerci sempre più corpo estraneo (con Inzaghi che cambia modulo e si affida a un 4-2-3-1 a trazione anteriore), mentre il Chievo può usufruire di varchi tra le linee e di azioni di rimessa a propria.

Menomale che, nonostante Inzaghi legga male lo sviluppo della partita ed contribuisca a fare in modo che il Milan si sbilanci e rischi di subire gol, i clivensi non riescono a pungere. Finisce zero a zero, ma il bicchiere è senz’altro mezzo vuoto. Quando chiamato a fare la partita, il Milan, tradito dai suoi uomini più rappresentativi, Montolivo e Menez in primis, non sa che pesci prendere, tergiversa, fa un inutile possesso palla, non costruisce nulla di rilevante, non va alla conclusione e rischia di essere punito in ripartenza. E Inzaghi non sa quali contromisure adottare.

This post was last modified on 1 Marzo 2015 - 00:13