Vicinanza. E’ quella che Silvio Berlusconi ha voluto esprimere a Filippo Inzaghi con una telefonata arrivata ieri mattina, a 36 ore di distanza dal pareggio di San Siro contro il Verona. Il tecnico rossonero, in base alla ricostruzione della Gazzetta dello Sport, ha potuto così presentarsi ieri mattina a Milanello forte del sostegno incassato dal patron.
Subito dopo Superpippo ha pranzato con Adriano Galliani col quale c’è stato un lungo e approfondito colloquio. Con concetti molto chiari ribaditi subito dopo a tutta la squadra poco prima che riprendessero gli allenamenti. Questa la sintesi: “Pur senza un gioco brillante, sabato sera il Milan stava vincendo in rimonta, evento che avrebbe trascinato con sé una critica favorevole. Fossero stati quattro e non cinque i minuti di recupero, il Milan sarebbe settimo a 37 punti in corsa“. Obiettivo finale: “Eliminare gli ultimi secondi di Milan-Verona e pensare alle dodici gare restanti per centrare l’Europa League”.
Galliani avrebbe chiesto “il massimo sforzo” e di “rimuovere ogni paura“. Con la sensazione di parlare di Inzaghi a breve termine, non oltre l’orizzonte di questa stagione. In caso di catastrofi, l’alternativa in cima ai pensieri della dirigenza è Cristian Brocchi. Ma sono tutte ipotesi che non convincono pienamente, soprattutto perchè si andrebbe a caricare di responsabilità un tecnico che ha la stessa mancanza di esperienza di Inzaghi.