Carlo Ancelotti, neanche un anno fa, al primo tentativo sulla panchina del Real Madrid alzava al cielo la “decima” Coppa dei Campioni. Un matrimonio, quello tra l’ex tecnico del Milan e le merengues, che sembrava poter durare a lungo. Invece in queste ultime settimane si sono aperte delle crepe che potrebbero anche sfociare in un clamoroso divorzio. Il pubblico del Bernabeu, si sa, è esigente fino all’estremo e non ha gradito le ultime due sconfitte della squadra: quella a Bilbao in campionato che ha permesso al Barcellona di effettuare il sorpasso in testa alla Liga e quella di ieri in Champions contro lo Schalke 04. Comunque indolore vista la qualificazione ai quarti.
A fine gara i supporters madrileni hanno fischiato la squadra e gridato’vergogna, vergogna’. Il principale bersaglio è Ancelotti (su twitter ha spopolato l’hashtag #AncelottiDimision) già beccato alla lettura delle formazioni. Il mister dall’alto della sua esperienza ha accettato le critiche e ha ammesso il periodo difficile della squadra:”Abbiamo mostrato tutti i limiti che abbiamo in questo momento, difensivamente e fisicamente. Non riusciamo a giocare la palla in velocità. Quando i fischi sono meritati bisogna accettarli. Siamo sotto pressione, ma la reazione non c’è stata, anzi siamo andati un po’ più giù. Se giochiamo come abbiamo fatto fino a dicembre, possiamo vincere campionato e coppa”. Fischi, ad Ancelotti: paradossi del calcio moderno.