Queste le parole di Ignazio Abate, intervistato oggi da Milan Channel.
Sull’infortunio: “E’ stata un’annata sfortunata per me. Sono partito bene, con tante aspettative e soddisfazioni personali e di squadra, ma poi sono arrivati i problemi: prima il tendine, dove si è scongiurata l’operazione, poi quando tutto sembrava finito ho subito un guaio muscolare. Vedere i compagni non riuscire ad ottenere risultati importanti e il numero degli infortunati che salivano ti mette dentro una rabbia che in pochi possono capire: sei a Milanello dalla mattina alla sera ma non puoi forzare i tempi di recupero né rischiare ricadute“.
Sulla condizione fisica attuale: “Sto bene. E’ normale che ho bisogno di riprendere la forma migliore dopo due mesi di stop e per farlo ho solo bisogno di giocare. E’ da una settimana che mi alleno regolarmente con la squadra e spero di dare una mano al gruppo da qui in avanti“.
Sul finale di stagione: “Non è stata una stagione esaltante, ma siamo il Milan e non ci è precluso nessuno risultato. Quest’anno contro le grandi, quando c’eravamo con il fisico e la testa al 100%, abbiamo sempre fatto bene, per esempio con Napoli e Roma. Dobbiamo crederci, lottare fino alla fine per arrivare in Europa: sarà difficile, non impossibile. Possiamo vincere a Firenze, guai a non pensare che si possano conquistare i 3 punti, altrimenti non faremmo una prestazione da Milan“.
Sulla Nazionale: “Ci penso ancora. Passa dal lavoro quotidiano, dalle prestazioni nel Milan: ci sarà tempo per pensarci, sono molto tranquillo e sereno. Adesso il mio obiettivo principale è fare un grande finale di stagione con il Milan, cercando di ricompattare un po’ tutto l’ambiente, anche tra di noi“.
Su Inzaghi: “Siamo vicinissimi a lui, ci ha sempre sostenuto e sappiamo come lavora e ci alleniamo in settimana. Ma non basta, dobbiamo fare di più“.
Su Thiago Silva: “Sono contentissimo. E’ un campione assoluto e se lo merita: è un grande persona, professionista e serio e di esagerata personalità. Ieri ha tenuto in piedi da solo la difesa del PSG. Sono passati giustamente. Mi spiace per Ibra, non era un fallo da rosso e sapevo quanto ci teneva alla gara e ad arrivare fino in fondo. A loro due auguro il meglio“.