Un 2015 senza punti. E senza gioco. E senza grinta. E senza determinazione. E senza schemi. L’elenco potrebbe proseguire all’infinito, ma probabilmente risulterebbe noioso. Il Milan che nel 2015 doveva tornare in campo per confermare le ottime sensazione di fine 2014 è svanito nel nulla, scoppiato come una bolla di sapone quando vola nell’aria e incontra un ostacolo. I numeri condannano la squadra e Inzaghi a una riflessione allarmante: dove si vuole andare con questi risultati?
Il Milan nel 2015 ha totalizzato 4 punti, frutto del pareggio esterno a Torino contro i granata e la vittoria casalinga contro il Parma. In mezzo sono arrivate le sconfitte contro Sassuolo, Atalanta, Lazio e Juventus. Quattro punti che nella classifica avulsa del 2015 vedono il Milan appena sopra la zona retrocessione, quart’ultimo davanti a Genoa (una partita in meno, ndr) e Parma (3 punti entrambe) e Chievo (2 punti). Una statistica impietosa che inchioda il Milan davanti tutti i suoi demeriti per non essere riuscito a ritrovare quel feeling che prima di Natale aveva fatto ben sperare. Perfino l’Inter di Mancini, piena di problemi e constantemente vittima di passi falsi, ha fatto meglio di Inzaghi: 8 punti e Milan doppiato.
Guida questa speciale classifica il Napoli (15 punti), seguito da Juventus e Torino (14). Anche il terzo posto, toccato e pregustato prima delle festività natalizie, sta scappando via: i partenopei hanno cambiato marcia e ora l’ultimo pass per l’Europa che conta dista tredici punti. Quando ancora dovremo aspettare per la rinascita?
This post was last modified on 9 Febbraio 2015 - 18:03