Con il rigore trasformato al 90’ di Milan-Cesena, oltre a segnare il primo gol stagionale in campionato, Giampaolo Pazzini si è reso protagonista di una statistica curiosa e, per certi versi, piuttosto inquietante. La rete del Pazzo, infatti, è la prima dopo oltre dieci mesi di un giocatore rossonero subentrato dalla panchina. Di chi era stata l’ultima? Proprio dell’ex attaccante blucerchiato che il 19 aprile scorso, entrato in campo al 29’ della ripresa, realizzò la rete del 3-0 e scrisse i titoli di coda alla gara con il Livorno.
Al di là della nota statistica di colore, ciò che fa riflettere sono le tantissime partite senza contributo della panchina, perlomeno in termini di gol. Al di là della retorica secondo cui, nel calcio moderno, i cambi valgono quanto i titolari, è preoccupante come il Milan non abbia giocatori in grado di dare uno strappo alla gara. Tutto ciò, nonostante la quantità di giocatori offensivi che hanno abitato recentemente le panchine rossonere, comprese quelle dell’annata in corso.
Problema di uomini o questione tattica? Se è vero che ultimamente il Milan non ha la forza di schiacciare gli avversari in area nel finale, d’altro canto manca il classico killer che sbrogli le faccende complicate. Uno come quello che siede in panchina oggi e che, nella sua ultima apparizione in campo europeo, entrava proprio dalla panchina e segnava un paio di reti al Real Madrid. Per informazioni, chiedere a Inzaghi.
This post was last modified on 23 Febbraio 2015 - 01:36