Daniele Mariani è giornalista pubblicista. Nello staff di SpazioMilan.it fin dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, e vicedirettore dal 2012. Collabora con Mi-Tomorrow e il Giornale di Vimercate. E’ ospite di TopCalcio24 e Milan Channel. Conduce “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).
Se Inzaghi all’apparenza può sembrare meno a rischio rispetto ai giorni scorsi, nonostante le 3 sberle dell’Olimpico (Mauri ne ha prese di più, però ha vinto) e l’insensibile eliminazione in Coppa Italia, il merito è di Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. Insieme. Tornati a sopportarsi a distanza siderale, i due AD, forse inconsapevolmente, sono quasi riusciti a nascondere i disastri del campo grazie alla buona resa delle rispettive deleghe imposte più di un anno fa dal presidente.
In quattro giorni Galliani ha preso Destro e Antonelli e concluso un mercato di riparazione sufficiente (il voto complessivo rimane colpevolmente influenzato dall’immobilismo cosmico a centrocampo). E se per Destro la massa milanista non solo considera eccessivi i 16 milioni necessari per il riscatto ma dà per scontato che non saranno mai spesi in estate, beh, si riconosca comunque la prodezza di chi è riuscito a convincere senza soldi uno dei migliori attaccanti del nostro calcio per età e media gol a spostarsi da Roma credendo nel non progetto rossonero per sei mesi. A volte un citofono può fare miracoli e paradossalmente rafforzare una persona ormai presa di mira secondo un disegno preciso e condiviso da tempo dalla Curva Sud. Ma la vera novità di queste ore riguarda il nuovo stadio di proprietà. Il Milan ha ufficialmente presentato la manifestazione di interesse per il bando di Fondazione Fiera Milano, un passo cruciale per avvicinarsi davvero alla realizzazione dello storico impianto sognato da Barbara. Leggendo il comunicato, un paio le precisazioni di enorme valore: capienza maggiore, le prime stime indicavano un numero di posti a sedere pari a 40.000 e invece ce ne saranno quasi 10.000 di più, e inaugurazione prevista in anticipo già nel 2018.
È questa l’unica strada per finanziare un club vecchio e povero, provando almeno a tornare normali anziché fallire primi e secondi obiettivi stagionali già in inverno. La pazienza di aspettare sta finendo, è il caso di El Shaarawy, anche perché al momento è un Parma qualunque a decidere le sorti del Milan. Perchè il mercato è ormai finito e l’addio a San Siro lontano nel tempo, stasera Pippo può solo vincere se vorrà rimanere al comando.
Twitter: @Nene_Mariani